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Grandma Doris

Creato il 20 novembre 2013 da Femina_versi @MicaelaTweets

Doris Lessing

Grandma Doris è mancata. Se n’è andata alla tenera età di 94 anni il 17 novembre scorso, accompagnata da una luna piena che se non ci fosse stato cattivo tempo sul mio cielo sarebbe stata spettacolare.

Per me era una nonna, perché la sua scrittura mi ha insegnato cose che solo una saggia antica avrebbe potuto fare.
Tra le cose che amavo, ed amo, del suo stile è la capacità di essere obbiettiva pur rimanendo passionale, la capacità di fare analisi al di là degli stereotipi anche e sopratutto degli aspetti dell’esistenza che aveva amato di più, come il comunismo ed il femminile.

Mai banale, mai scontata, sempre pronta a vedere entrambi i lati della medaglia ed in fondo ad accettarli e ad insegnarci come accettarli, parte in egual misura della vita.

La sua scrittura femminile è sempre uscita dai luoghi comuni, anche quelli del femminile alternativo, rifiutando le identificazioni e gli -ismi di qualsiasi sorta.

Di lei ho scritto in questo blog alcune righe legate alla mia lettura de Il taccuino d’oro e di Una brava terrorista.

Qui aggiungo poche righe, in fondo, su Marta Quest e Un matrimonio per bene, i primi due episodi di una trilogia il cui ultimo capitolo, Echi della tempesta, non è più in circolazione e spero di non dover ringraziare la sua morte per poterlo leggere un domani in italiano.

Indimenticabili rimangono per me alcuni brani, come l’esperimento di stream of consciousness che descrive la giornata di una donna mestruata, in Il taccuino d’oro; o il bagno in un fiume, nuda, gravida, sotto la pioggia, di una delle protagoniste di Un matrimonio per bene, o la descrizione del momento, dell’illuminazione, rara, che ogni tanto ci coglie, in Marta Quest: “era come se uno scarafaggio fosse riuscito per un attimo a cantare”.

Di lei vorrei poter leggere i romanzi di fantascienza ovvero la serie Canopus in Argos:
Shikasta (1979); Un pacifico matrimonio (The Marriages Between Zones Three, Four and Five, 1980); The Sirian Experiments (1980); Un luogo senza tempo (The Making of the Representative for Planet 8, 1982); The Sentimental Agents in the Volyen Empire (1983) dei quali solo i due con titolo tradotto sono stati pubblicati anche in Italia da Fanucci (e mi chiedo come si possa leggere una serie random…). Ma anche qui forse la sua morte ci porterà dei doni, suo malgrado.

Null’altro da dire: il pregio dei grandi scrittori è che possono lasciare questo posto consegnandoci per molto tempo ancora l’eco delle loro parole.

Martha Quest
Doris Lessing

Il primo capitolo della serie Child of violence(1952-1969) nel quale l’adolescente Marta Quest si affaccia nel mondo adulto in un Sudafrica alla vigilia della guerra.

Intense le sfaccettature al femminile, in particolare l’ambivalente e perversa relazione con la madre, descritte con quella sottile, intelligente e ribelle sensibilità tipica della Lessing.
Segue: Un matrimonio per bene.

Un matrimonio per bene
Doris Lessing

Secondo capitolo della serie Child of violence(1952-1969) ambientata nel Sud Africa.
Qui Marta Quest, giovane sposa, affronta il passaggio da una leggera giovinezza ad un’età adulta. La seconda guerra mondiale cambierà le cose, per molti e anche per Marta che s’accorgerà di quanto l’ipocrisia borghese influenzi l’animo umano e gli stereotipi, anche sul femminile.

La guerra, il comunismo ed il razzismo fanno da sfondo vivido e sferzante alle vicende di una donna e madre costretta a scegliere se perpetuare l’ipocrisia o dare a se stessa e alla figlia una nuova chance anche a costo di un enorme sacrificio.

Precede Marta Quest, segue Echi della tempesta

Altri libri di Doris Lessing da me recensiti:

la brava terrorista

Il taccuino d’oro



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