È quasi sicura la vittoria della sinistra radicale alle elezioni greche; a poche ore dalla chiusura dei seggi e con oltre un quarto delle sezioni scrutinate il partito Syriza, guidato da Alexis Tsipras, è solidamente in vantaggio con oltre il 35% e precede di più di 5 punti percentuali Nuova Democrazia ed il suo candidato, il premier Samaras, che si attesta poco sopra al 29%.
Cala il partito di estrema destra nazionalista Alba Dorata, i cui leader sono tutti in carcere, ma riesce comunque a superare il 6% dei consensi, attestandosi per ora al terzo posto dopo, precedendo di poco la formazione di centrosinistra To Potami.
Gli exit poll davano Tsipras in vantaggio di oltre 12 punti percentuali su Samaras, distacco che ora è diventato più ridotto, mettendo in dubbio la possibilità per Syriza di ottenere la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento (151 su 300) e, quindi, di portare avanti velocemente ed integralmente il suo ambisiozo programma.
Tsipras è riuscito ad ottenere questo largo consenso basando la propria campagna elettorale sul malcontento ed il disagio sociale in cui versa il popolo greco, al quale sono state imposte durissime misure di austerità che hanno di fatto cancellato il welfare e ridotto gli stipendi, portando gran parte della popolazione ai limiti della povertà ed oltre; con il suo partito di estrema sinistra ha promesso riforme, una rinegoziazione del debito, il contrasto delle politiche lacrime e sangue imposte dalla cosiddetta Troika (Ue, Bce e Fmi) e la fine di questa austerità che sta opprimendo il popolo ellenico.
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Grecia. Quasi certo il trionfo elettorale di Tsipras e della sinistra radicale
Creato il 25 gennaio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniI suoi ultimi articoli
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