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#GretaeVanessa: l’insostenibile violenza su Twitter

Da Scritturesocial

La liberazione delle due cooperanti italiane previo pagamento di congruo riscatto milionario ha scatenato su Twitter l'ondata di emotività tipica delle "grandi occasioni".

L' hashtag #GretaeVanessa è rimasto in pole position nei trending topic italiani su Twitter per molte ore. Ciò che si può leggere, scorrendo quest'accozzaglia di pensieri, è un senso di libertà d'espressione gratuita e violenta giustificato dalla rabbia per l'accaduto.

ahhh hanno libreato quelle du cojone che s'erano arruolate nell'#isis #gretaevanessa, mo a lavorà finchè non ripagate i soldi spesi

- Terribilis est locus (@ErSuperCafone) 15 Gennaio 2015

Dall'ingiustizia racchiusa in quei 12 milioni di dollari fino all'assurdo di una partenza allo sbaraglio, l'italiano medio ha deciso di esprimere la sua contrarietà utilizzando frasi affilate come mannaie, senza scampo, senza dubbi, senza mediazione.

Come da tradizione, le fazioni dei "Pro" e dei "Contro" si sono schierate, insultandosi a vicenda per la reciproca espressione di pensiero, cercando di prevalere moralmente, intellettualmente e ironicamente gli uni sugli altri. Abbastanza scontato, prevedibile e disprezzabile allo stesso tempo, il "filone sessuale" ha avuto il suo quarto d'ora di ribalta: qualche sito web ha messo in giro la voce di presunti rapporti sessuali delle due ragazze con i guerriglieri.

Bufala a cui il Vice Presidente del Senato, Maurizio Gasparri, ha dato credito, con un tweet a dir poco discutibile, che ha avuto il potere di rendere certezza una diffamazione in pieno stile (perseguibile penalmente) e, a quanto pare, totalmente falsa. Follia allo stato puro.

il vergognoso tweet di #Gasparri su #GretaeVanessa. questo signore è vicepresidente del Senato. pic.twitter.com/Xw6EorrrrV

- Marco Carlo (@Virus1979C) 17 Gennaio 2015

Il dietro front sull'argomento non è stato dei migliori:

@Marghe_cantiere @forza_italia fatta domanda? La notizia è falsa? Meglio. Gli interessati denuncino i siti che l'hanno a scritta

- Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 17 Gennaio 2015

Come prevedibile, la falsa notizia ha stimolato la creatività verbale e concettuale di molti utenti, senza distinzioni di genere.

"Non nascondo che con alcuni guerriglieri ci sono stati rapporti sessuali consenzienti" - hanno ammesso di essere zoccole #GretaeVanessa - " Marco Moretti "  (@marcobg) 17 Gennaio 2015

Davvero poche le riflessioni serie sull'argomento, le contestazioni sensate, i dubbi espressi con contegno e senso del limite, del confine fra fatto accerto e documentato, ipotesi personale, illazione creativa nata sulla base di suggestioni momentanee sviluppate leggendo tweet allucinati. Su Twitter ogni battuta sensazionalistica viene data per verità e realtà e ciò non è possibile, non è accettabile. Una realtà da tenere in considerazione ogni qual volta si accede a questo social, utile per tantissimi motivi, ma estremamente pericoloso quando ci si trova nel bel mezzo delle ondate di fango.

In questo caso, il nome delle due ragazze è stato infangato e, com'era prevedibile, la parte più dura dell'esperienza arriverà ora, per le due. Forse in Siria sono state trattate realmente bene, come dicono. Forse i loro motivi erano realmente l'aiuto altruistico del prossimo. Forse davvero non centrano niente con il terrorismo o almeno non nei termini con i quali le si vorrebbe far passare, quasi avvicinandole ai complici della strage di Parigi e di Charlie Hebdo.

Ma ora, davanti a loro c'è una reputazione online da ricostruire. Il loro nome e cognome è fissato sul web, collegato a questa vicenda, che non sarebbe esistita se non fossero partite e se.... mille altri se. Ma ora c'è. C'è il mondo del web e ci sono i loro sentimenti, quel senso personale che definisce la rispettabilità di una persona, la sensibilità, la fiducia e il rispetto per la propria anima, la scala di valori, l'amore e la coscienza. Sono ragazze giovani e a vent'anni è molto facile perdere la bussola. Ci sono ragazzini che si suicidano perché in rete vengono insultati per come si vestono o perché hanno qualche chilo di troppo. Greta e Vanessa sono state lapidate verbalmente in ogni dove. Il viaggio intrapreso, forse in buona fede, ha sancito un prima e un dopo nella loro vita. Drammaticamente.

Quando andranno a cercare lavoro, gli esperti di stalking in rete, i ricercatori di talenti e i loro futuri datori di lavoro troveranno tutto il marasma possibile su di loro in Google. Sempre ammesso non conoscano a perfezione il loro nome e cognome e le loro attività. Troveranno facilmente lavoro, dopo questa vicenda? Saranno costrette a trasferirsi all'estero perché la comunità di riferimento le espellerà dalle cerchie accettate e tollerate? Twitter è uno ottimo strumento per studiare la cattiveria umana e che cosa può produrre l'assenza di freni inibitori verso il prossimo.

Queste due ragazze pagheranno un prezzo molto alto per le loro scelte. Un prezzo a lungo termine e su più fronti. Su Twitter, l'hashtag #GretaeVanessa è già in disuso, perché le onde di crudeltà hanno durata breve in rete (una settimana al massimo). Si lascia spazio al nuovo perché, appunto, bisogna movimentare il tempo, talvolta vuoto e privo di contenuto, speso all'interno di questo social.

Non se ne andranno facilmente le emozioni e le parole lette, conficcate nella memoria. Sono sicura che Greta e Vanessa leggeranno tutto ciò è stato scritto (e ancora viene scritto) su di loro. Mettendomi nei loro panni, credo che non avrei più voglia di uscire di casa. Nemmeno per riprendere gli studi. Credo passerei un forte periodo di depressione e di vergogna. Soprattutto non riuscirei a scacciare dalla testa le frasi pesanti lette in rete, sui giornali, sui siti, sui blog, su Twitter e Facebook contro di me. Come si potranno assolvere, personalmente, per ricominciare a vivere?

Il padre di una delle due dice che la figlia non deve scusarsi, non ha nulla di cui scusarsi. Ma tutti noi sappiamo che queste ragazze dovranno scusarsi e dovranno perdonarsi. Parlare con la loro coscienza e fare un discorso serio con questo dramma, per cavarne qualche insegnamento, qualche positività su cui ricostruire la loro identità e la loro vita. Il loro lavoro futuro.

Se, poi, verranno accertati legami diretti con i terroristi, allora il futuro sarà ancora più diverso. Fino a quando non ci sarà nulla di realisticamente concreto al riguardo, però, io personalmente voglio pensare in positivo. Spero, almeno.


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