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Grissini torinesi stirati delle Simili

Da Meringhe
Grissini torinesi stirati delle Simili
Sentendomi un po' indietro rispetto alla nutrita schiera delle foodbloggers da tempo ormai tutte impegnate nella riproduzione delle ricette perfettissime delle mitiche sorelle Simili, ho deciso che era ora di adeguarsi, e mi sono comprata Pane e roba dolce.Mi sono accorta così che questo libro, nonostante le scelte estetiche discutibili e che non rendono per niente giustizia alla qualità del contenuto, è un piccolo gioiello. Infatti non è affatto facile secondo me trovare in giro ricette di lievitati così sicure e perfette, spiegate così bene, così affidabili insomma. Mentre qui sembra che ci sia proprio tutto, tutti i più famosi lievitati tipici di ogni zona d'italia, salati e dolci, le spiegazioni dettagliate per realizzare i più complessi formati di pane ecc, anche con il lievito madre.Ma facciamo un passo indietro. In questi giorni, parlando di questo libro con la gente, mi sono accorta che ancora in molti non le conoscono. Per cui mi sembrano d'obbligo due righe di introduzione.
Grissini torinesi stirati delle Simili
Margherita e Valeria Simili, gemelle bolognesi, dopo anni di lavoro come fornaie nel negozio di famiglia in via San Felice a Bologna, hanno gestito dal 1986 al 2001 un' eccezionale scuola di cucina. Ormai famose in tutto il mondo, hanno poi tenuto corsi in tutta Europa e persino in America e Giappone.Oltre a Pane e roba dolce, altri due libri importanti, Sfida al mattarello del 2005 e La buona cucina di casa, presentato allo scorso festival della letteratura di Mantova. Se volete vederle all'opera, youtube come sempre ci da una mano, guardatevele per esempio qui mentre insegnano a preparare la pasta fresca :)
Venendo alla ricetta, sono partita (o meglio siamo partiti, visto che è stata una di quelle fondamentali decisioni di coppia che a volte si è costretti a dover prendere :) dai grissini. Perchè avevamo una cena un po' baracca quella sera, a cui volevamo contribuire con qualcosa di diverso dal solito, leggero e che si potesse spiluccare anche da in piedi. Sono venuti assolutamente perfetti, e in più non ho mai visto un uomo divertirsi così tanto con una manciata di farina e un po' d'acqua :)
Si tratta di grisini tipici, tirati rigorosamente a mano e lunghi quanto le dimensioni del forno, le Simili ci raccontano infatti che i fornai, non avendo problemi di spazio in forno, li facevano lunghi quanto l'apertura delle loro braccia! Questo procedimento fa si che si ottengano dei grissini molto irregolari, con parti sottili croccantissime e altre più spesse e quindi leggermente più morbide.  Inoltre, qui mi ha incuriosita anche l'uso del malto d'orzo al posto dello zucchero per spingere la lievitazione, tanto che poi l'ho applicato anche nella mia solita pizza ed è venuta forse meglio del solito...voi avete esperienza in questo campo? Dite dite!
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farina 00 500gacqua 250-280 mllievito di birra 15g (io ho usato una bustina di Mastro Fornaio)sale 8g (un cucchiaino colmo)olio d'oliva 50gmalto d'orzo un cucchiaino rasofarina di semola di grano duro (o di mais per polenta)altro olio per pennellare(semi di sesamo o papavero da aggiungere all'impasto)

Fare la fontana, amalgamare al centro tutti gli ingredienti e impastare battendo per 8-10 minuti. L'impasto deve essere non troppo morbido. Fare un filone e stenderlo in un rettangolo di circa 30 x 10 cm, mantenendo la forma il più regolare possibile, appoggiarlo su uno strato di farina di semola di grano duro, pennellare abbondantemente con olio d'oliva la superficie e anche i lati e cospargere il tutto con altra semola. Coprire a campana e far lievitare 50 - 60 minuti. Con un coltello a lama alta o con una grande spatola tagliare dal lato corto dei bastoncini larghi circa un dito. Senza smuovere troppo la pasta afferrarli al centro con le dita e assottigliarli tirandoli delicatamente e spostando le dita verso l'esterno man mano che la pasta di assottiglia. [a questo punto, secondo il mio fornaio provetto personale, è necessario afferrare le punte terminali del grissino e tirare facendo roteare, tranquilli, non si rompe].Disporli sulla teglia poco distanziati. Se il grissino risulta troppo lungo per la teglia, andrà tagliato della misura giusta e il pezzettino rimasto andrà cotto così com'è poichè non è possibile reimpastarlo. Mettere subito in forno a 00° per 18-20 minuti. Nel normale forno di casa occorreranno 4-5 infornate.
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il bellissimo ritratto delle Simili è tratto da http://www.meaculpa.it

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