Guarda mamma, senza mani!

Non ha il motore, non vola e non sempre galleggia, ma è un mezzo di trasporto che ha fatto storia. La bicicletta è un concentrato di fisica e meccanica, un prodigio della tecnica nella sua disarmante semplicità. Un sistema di equilibrio molto più complesso di quello delle automobili, ma una sorprendente facilità di guida. Per evitare cadute, infatti, basta ricordarsi di sterzare dalla stessa parte in cui la bici si inclina.

L'elemento che dona stabilità ai veicoli a due ruote è l'incurvatura in avanti della forcella che collega la ruota anteriore al manubrio. La sua forma permette di generare una forza che raddrizza la bici ogni volta che un elemento esterno tende a inclinare lo sterzo, ma consente anche di affrontare le curve con più facilità, a bicicletta inclinata. Infatti, la ruota anteriore gira nella direzione dell'inclinazione, e i ciclisti con buone doti acrobatiche possono affrontare persino le curve senza appoggiare le mani sul manubrio.

Ad alte velocità si attiva anche l'effetto giroscopico, che dona stabilità alla bicicletta e facilità l'uscita dalle curve. Lo stesso effetto è quello che costringe, nella guida veloce, a dare un colpo di sterzo nel verso opposto a quello in cui si vuole curvare, per inclinare la bici nella direzione desiderata.

La massa del ciclista è fondamentale per mantenere la stabilità del velocipede, infatti la caduta è praticamente istantanea in assenza di una persona seduta sul sellino. E come funzionerebbe una bicicletta senza incurvatura della forcella anteriore? Lo ha provato David Jones, chimico britannico inventore della bicicletta instabile, impossibile da guidare anche per un equilibrista.

Crediti: http://www.crm.sns.it/publication/miscellanea/articoli.html, http://socrates.berkeley.edu/~fajans/Teaching/MoreBikeFiles/JonesBikeBW.pdf, http://scienceblogs.com/dotphysics/2009/07/11/flywheel-in-a-bike-what-is-up-with-the-gyrobike/, http://www.infabbrica.com/1438-8125-thickbox/bicicletta-da-donna-classica-vintage-danish.jpg