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Guardi la trave e non ti accorgi della pagliuzza

Da Gianluca Dotti @Gianluca_Dotti

592665main_pia14734-43_946-710Sempre meglio non vedere la pagliuzza che lasciarsi sfuggire la trave.

L’asteroide 2012 DA14, lungo 45 metri, è passato vicino alla terra e se ne è andato lontano dal nostro pianeta con tutti gli occhi e i cannocchiali puntati su di lui. Tutti guardavano quello, e nessuno si è accorto che c’era un sassolino lungo 7 metri e pesante 7000 tonnellate che stava arrivando dritto dritto sugli Urali.

I due asteroidi non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro, e al momento pare sia semplicemente una coincidenza che tre ore dopo aver pubblicato il mio post che rassicurava contro l’imminente impatto di meteoriti, in Russia siano cominciate a cadere palle infuocate. Quando ho saputo la notizia ho proprio pensato “ma vuoi vedere che gliel’ho tirata!?!”

Qualche giorno fa avevo appunto scritto sulle possibili soluzioni per deviare grandi asteroidi in rotta di collisione con la terra, ma ero ancora all’oscuro di un altro piccolo problemino tecnologico che non è stato del tutto risolto: non siamo capaci di vedere tutti gli asteroidi che ci circondano.

Il problema è che se un asteroide è piccolo, e per di più è nero e freddo, non emette abbastanza luce visibile e nemmeno radiazione infrarossa, risultando quindi invisibile ai telescopi adibiti all’esplorazione del cielo. Le tecnologie di osservazione spaziale stanno migliorando, e se vent’anni fa riuscivamo appena a identificarne una decina all’anno, attualmente se ne riescono a osservare più di 400 ogni anno. Almeno uno al giorno.

C’è anche un progetto, il cui nome è tutto un programma, NEOWISE. Near Earth Object Wide-field Infrared Survey Explorer, sostanzialmente un telescopio che analizza la radiazione infrarossa per identificare gli “oggetti” volanti vicini alla terra.

Non li vede proprio tutti, qualcuno sfugge. Magari alla fine scopriamo che aveva ragione Roberto Giacobbo! Sotto ai cento metri di lunghezza qualche problemino di identificazione c’è ancora, soprattutto se consideriamo gli oggetti volanti più piccoli di dieci metri. Se non sono UFO questi…

I piccoli asteroidi comunque non dovrebbero portare a gravi conseguenze per il pianeta, ma se ti cadono in testa non fanno per niente bene. Oltre che l’ombrello e il parafulmini, ci vorrebbe anche un elmetto anti-asteroidi. Chissà se un giorno, alle previsioni del tempo, oltre che sui temporali e sulle nevicate ci avviseranno anche della caduta di massi dal cielo. “Temperature in aumento, un fronte temporalesco avanza verso nord portando abbondanti precipitazioni. Nelle regioni centrali inoltre sono possibili grandinate meteoritiche nella notte.”

Fortunatamente pare che di precipitazioni di asteroidi intere o in frammenti come quella russa del 15 febbraio ce ne sia al più una ogni secolo. Per il XXI secolo abbiamo già dato. Quindi, caro Apophis, vedi di girare alla larga.

Crediti immagine: http://www.nasa.gov/images/content/592665main_pia14734-43_946-710.jpg

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