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Guercino a Palazzo Barberini

Creato il 12 gennaio 2012 da Orastacco

Published on gennaio 12, 2012 with Nessun commento

Guercino a Palazzo Barberini

Una grande mostra dedicata al genio di Francesco Barbieri, detto il Guercino, uno dei maggiori protagonisti del Seicento italiano, nato e vissuto nella città di Cento e attivo a Roma tra il 1621 e il 1623.

Ad ospitare l’esposizione, fino al 29 aprile 2012, è Palazzo Barberini (Roma). Curata da Rossella Vodret e da Fausto Gozzi, direttore della Pinacoteca Civica di Cento, la mostra rappresenta insieme un significativo tributo al Guercino e un omaggio a Sir Denis Mahon, da poco scomparso, che al pittore di Cento ha dedicato gran parte dei suoi studi nel corso della sua vita centenaria.

Le opere esposte provengono dai musei e dalle collezioni di Roma e di Cento, nonché del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, consente di ammirare, nella rinnovata cornice di Palazzo Barberini.

Trentasei capolavori che mettono in luce l’evoluzione pittorica dell’artista, partendo dai primi dipinti, che riflettono l’influsso di alcune importanti fonti dell’arte ferrarese, come Ippolito Scarsella (1551-1620) e Carlo Bononi (1569-1632), fino alla produzione più squisitamente legata allo stile e alle idee derivate da Ludovico Carracci.

Carracci vide nel giovane artista di Cento una sorta di continuazione della sua arte, in cui rivive l’intensità nell’azzurro dei cieli che gli è familiare e che vede rinnovarsi nelle opere del Guercino con un vigore del tutto nuovo.

Guercino a Palazzo Barberini
Certi effetti temporaleschi non si erano mai visti prima, e sono evidenti già nel precoce Sposalizio mistico di Santa Caterina alla presenza di San Carlo Borromeo, del 1614-15 e nelle più tarde tele con La Madonna della Ghiara con san Pietro, San Carlo Borromeo, un angelo e donatore e ne I santi Bernardino da Siena e Francesco d’Assisi con la Madonna di Loreto, entrambe eseguite nel 1618 e conservate nella Pinacoteca Civica di Cento.
Dopo l’intenso avvio in Patria, tra il 1621 al 1623 il pittore venne chiamato a Roma dal papa bolognese Gregorio XV Ludovisi, il quale insieme al nipote, il cardinale Ludovico, divenne il suo principale mecenate. La decorazione del Casino Ludovisi, edificio con giardino nella zona del Pincio, è probabilmente la prima opera in ordine di tempo eseguita da Guercino a Roma; qui il pittore raffigurò nella volta della sala principale al pian terreno l’Aurora, definita la più sorprendente tra le numerose versioni del soggetto dipinte nella pittura italiana e, nella sala corrispondente al piano nobile, la Fama, l’Onore e la Virtù.
Capolavoro assoluto degli anni romani è rappresentato dalla monumentale, enorme pala raffigurante Santa Petronilla sepolta e accolta in cielo oggi alla Pinacoteca Capitolina, di cui in mostra si espone il “ricordo” di piccolo formato.
L’improvvisa morte del papa nel 1623 e la consapevolezza di aver perso il suo principale mecenate e protettore, furono alla base del ritorno di Guercino a Cento.
Un riflesso del profondo cambiamento in senso classico e monumentale intervenuto nelle opere successive al soggiorno romano è percepibile nel San Luca e nel San Matteo, (Galleria Nazionale d’Arte Antica) provenienti dalla collezione Barberini, parte di una serie di dipinti raffiguranti i quattro Evangelisti. Dopo il ritorno a Cento, il pittore eseguì alcuni quadri, richiesti da illustri committenti romani, ancora oggi conservati nella città papale, riconducibili al periodo di transizione (1623-1634) che segue il rientro in Emilia. Questo particolare momento stilistico è ben rappresentato dal Ritorno del figliol prodigo (Galleria Borghese) portato a termine intorno al 1627-28 o dal Ritratto del cardinal Bernardino Spada (Roma, Galleria Spada) eseguito nel 1631.
Gli anni della maturità del Guercino sono caratterizzati – soprattutto dopo la morte di Guido Reni, avvenuta nel 1642 – da una rinnovata attenzione ai modi classicisti, in particolare nella gamma cromatica, che diviene tenue e delicata, nella raffinata eleganza formale e nella progressiva semplificazione che lo porterà verso una maggiore chiarezza compositiva. Espressione di questa tendenza sono la Cleopatra davanti a Ottaviano Augusto della Pinacoteca Capitolina o lo splendido Saul contro David di Palazzo Barberini.

I nuovi ambienti espositivi di palazzo Barberini, che ospitano la mostra, si sviluppano in un’area di più di 1000 mq. e costituiscono la seconda grande sede espositiva del polo museale romano, dopo quello di Palazzo Venezia.
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza

Guercino 1591 – 1666. Capolavori da Cento e da Roma
Data Fine: 29 aprile 2012
Costo del biglietto: intero: €10. Ridotto €8. Ridotto speciale €4. Integrato €12 (mostra G.N.A.A.)
Luogo: Roma, G.N.A.A. IN PALAZZO BARBERINI
Orario: Da martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00. Chiusa il Lunedì; 25/12 ; 1/01
Telefono: 0632810

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