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"Guerre Stellari nel Cielo degli Aztechi"

Da Risveglioedizioni
Risveglio Edizioni, Libri, Spiritualità, Meditazione, Medicina, Cosmologia, Arte, Filosofia, Ufologia, Federico Bellini, Ambra Guerrucci, Osho, TV Gli Aztechi, inoltre, tra le tante divinità ne avevano una principale riconoscibile nel temibile Dio della Guerra Huitzilopochtli, “Colibrì del Sud”, tanto che il mito della sua nascita è stato in-terpretato come la drammatica rappresentazione della vittoria del Sole sugli Dei dell'Oscurità. Teatro del dramma cosmogonico fu Coatepec, la “Montagna Serpente”, una collina non lontana dall'antica città di Tula. Prima della creazione dell'umanità, racconta il mito, la Dea Terra Coatlicue mise al mondo, la Luna, Coyolxauhqui, e una quantità di fratelli noti come i Quattrocento, gli Innumerevoli, cioè le Stelle, quindi si ritirò poi in un tempio a Coatepec per condurre una vita riservata e casta. Ma un giorno, mentre era intenta a pulire il pavimento (una divinità che fa le pulizie di casa?), vide per terra una piccola palla di piume colorate, la raccolse e se la mise nel perizoma; quando ebbe finito si sedette per riposare e cercò la palla per guardarla meglio, accorgendosi però che era scomparsa. Sgomenta, capì che la palla di piume l'aveva fecondata e presto avrebbe avuto un nuovo bambino che certamente non sarebbe stato accettato dagli altri figli. Infatti, non passò molto tempo prima che gli Innumerevoli si accorgessero che la pancia della loro madre si ingrossava ogni giorno di più e, per niente soddisfatti dalla prospettiva di dover accogliere un fratello che avrebbe rivendicato la sua parte di potere divino, ne parlarono con la sorella, la Dea della Luna, Coyolxauhqui, per decidere il da farsi. “Fratelli miei”, disse decisa la Dea, “nostra madre ci ha disonorati e aspetta un bambino, non possiamo che ucciderla.” Coatlicue, terrorizzata dalla decisione dei figli, si rinchiuse nel tempio a-spettando la fine, ma il bambino che aveva nel ventre le parlò assicurandole che era già pronto a nascere e che l'avrebbe difesa da ogni pericolo. Infatti, quando gli Innumerevoli e la Luna entrarono nel tempio per uccidere la madre, il bambino nacque, forte e con in mano una spada sfolgorante, il “Serpente di turchesi”. Così armato, il neonato Huitzilopochtli, il Sole, si avventò sugli assalitori e con un colpo tagliò di netto la testa a sua sorella Coyolxauhqui, il cui corpo precipitò dalla collina spezzandosi in varie parti (fasi lunari); braccia, gambe e busto finirono in posti diversi. Poi il giovane Dio si gettò all'inseguimento degli Innumerevoli coperti di lucide corazze, li raggiunse e ne fece strage, scaraventandone i corpi in cielo, dove ancora brillano come stelle. La nascita delle Stelle Singolare questo mito Azteco, ma non più di tanto se lo paragoniamo alla nascita di una Stella, ed il fatto che questo antico popolo, seppur in forma metaforica, ne abbia descritto le stesse dinamiche, è senza dubbio singolare, quanto mai eloquente... Infatti, come la pioggia, una stella è una goccia che si è condensata entro una nube di gas. Paragonata tuttavia alle condizioni che regnano sulla Terra, si può dire che una stella si forma dal niente: l’aria che respiriamo contiene circa trenta miliardi di miliardi di atomi per centimetro quadro, una nube inter-stellare non ne contiene più di qualche decina, essa si estende su centinaia di anni luce e raccoglie una massa pari a diverse migliaia di soli. La nube interstellare è non solo rarefatta, ma anche fredda e dove le polveri rappresentano solo il 2% della massa della nebulosa stellare, essendo il resto formato da gas di cui il 78% è formato da atomi di idrogeno, il 20% da atomi di elio e il 2% da tutti gli altri elementi. Le polveri contengono la maggior parte degli elementi più pesanti e presenti in maggior percentuale nella conformazione dei pianeti: carbonio, ossigeno, ferro, silicio, magnesio. Le nubi più dense contengono da 10.000 a un milione di molecole per centimetro cubo e hanno temperature di una decina di gradi Kelvin, equivalenti a 263° sotto lo zero. Una tale nube resterebbe indefinitamente stabile nella misura in cui la velocità di agitazione degli atomi, responsabile della temperatura, fosse sufficiente a compensarne la gravitazione che tenderebbe ad avvicinarli, ma ad un certo punto si forma una perturbazione. Essa diviene instabile, perché la forza di gravità a una temperatura così bassa è maggiore della pressione termica esercitata dalle particelle di gas e polveri. Ad oggi si conoscono diversi meccanismi per comprimere una nube e scatenarvi la nascita delle stelle, nelle galassie dette spirali, le stelle sono principalmente raggruppate in giganteschi bracci che emanano da un rigonfiamento centrale. I bracci ruotano lentamente intorno al rigonfiamento centrale ed è così che il Sole, nel braccio di Orione, effettua un giro completo intorno al Centro della nostra Galassia in 225-250 milioni di anni. Poiché i bracci trasportano materia, essi propagano un eccesso di densità il cui movimento nel mezzo interstellare è accompagnato da una compressione che provoca la condensazione di stelle. Tutto questo movimento vibrazionale si pensa sia acuito anche dalla morte cataclismatica delle supernove, dato che i frammenti di queste stelle, vengono scagliati a velocità di decine di migliaia di chilometri al secondo, trasformando, a sua volta, le nubi interstellari in vivai di stelle. Quando inizia a comprimersi, la nube interstellare diviene opaca e non appena smette di assorbire la luce delle altre stelle, si raffredda quasi fino allo zero assoluto, gli atomi della nube sono allora tanto rallentati, quasi fissi, che la mutua attrazione gravitazionale ha il sopravvento sul moto di agitazione interna. La ripartizione della materia nella nube non è mai perfettamente omogenea, ci sono sempre dei grumi costituiti da atomi e dei buchi là dove non ce ne sono e, siccome la materia genera gravità, si verifica un eccesso di gravitazione intorno a ciascun grumo. Questi attirano irresistibilmente atomi vicini, lenti perché freddi, e il loro potere attrattivo aumenta in ragione degli atomi catturati, i grumi si trasformano allora in globuli più condensati che misurano qualche miliardo di chilometri e raccolgono l’equivalente di di-verse masse stellari. E’ a questo punto che interviene un meccanismo chiave, l’instabilità di Jeans, secondo il quale, in un mezzo disperso, una perturbazione di densità diviene instabile quando essa arriva a una certa massa critica. La perturbazione si separa allora dal mezzo per formare una sistema sta-bile, legato dalla sua gravitazione, il globulo appena formatosi è troppo freddo per sostenere il proprio peso, si contrae e si isola dal resto della nube, contraendosi, comprime il gas al suo centro a pressioni, temperature e densità sempre più elevate; il gas riscaldato si mette a irradiare energia, dal nero, il globulo diventa rosso. Un astro è nato ma non è ancora una stella perché non irradia ancora una quantità sufficiente d’energia per auto-sostenersi, la proto-stella continua quindi a contrarsi anche se a velocità più ridotta. E’ solo nell’istante in cui la temperatura centrale raggiunge i dieci milioni di gradi che l’idrogeno comincia a bruciare attraverso il gioco delle reazioni termonucleari, ed è a questo punto che una nuova energia è infusa nel nucleo dell’astro che si stabilizza, ed è li che si accende la luce e nasce una stella... Risveglio Edizioni, Libri, Spiritualità, Meditazione, Medicina, Cosmologia, Arte, Filosofia, Ufologia, Federico Bellini, Ambra Guerrucci, Osho, TV Autori: Ambra Guerrucci e Federico Bellini Titolo: "Alla Conquista del Pianeta Terra"
Collana: Civiltà Extraterrestri - Libro I
Editore: Risveglio Edizioni
Data pubblicazione: Giugno 2015
Formato: Libro 14,80x21
Pagine: 400
Prezzo: € 18
ISBN: 9788899009021
ISBN-A: 10.978.8899009/021
Info: [email protected]

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