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Guinness Pro12 Final 2015: Meraviglia Warriors! Scozzesi sul trono celtico per la prima volta

Creato il 30 maggio 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

Guinness Pro12 Final 2015: Meraviglia Warriors! Scozzesi sul trono celtico per la prima voltaKingspan Stadium (Belfast) - I Glasgow Warriors hanno compiuto l'impresa, coronando con la conquista della prima Guinness Pro12 della loro storia una stagione che li ha visi finire al primo posto in classifica la regular season e, nel complesso, sempre tra i protagonisti. Gregor Townsend l'aveva detto ieri, che i suoi ragazzi avrebbero saputo imparare dalla delusione dello scorso anno per tornare piu' forti e va dato loro assoluto merito di aver tenuto fede alla parola data. Non era facile confermare quanto di buono fatto, ripartire dopo una sconfitta, rimettersi in gioco e portarsi a casa il trofeo. Per molti, questa era la volta buona; per alcuni, era forse l'ultima, concreta possibilita' di vincere qualocsa di importante. I Warriors ce l'hanno fatta, battendo benissimo Munster, quasi mai capace di giocarsi la sfida di oggi perche' gli scozzesi sono sttati bravi a togliere loro la linfa vitale, la pressione nei breakdown, gestendo con intelligenza, maturita' e sagacia anche i momeni difficili. EE' la vittoria di Al Kellock, del gruppo, dello staff tecnico e, finalmente, di tutto il rugby scozzese che conquista il primo titolo ""major" del panorama internazionale.

Nei primi minuti le squadre si testano con qualche calcio lungo a cercare territorio e, soprattutto, nel tentativo di minare la fiducvia del diretto avversario. Munster ha la prima, vera occasione di mettere punti a referto, quando Pyrgos contende l'ovale da terra in una ruck, ma Keatley spreca malamente il calcio che, va detto, era davvero da grande distanza. I Warriors, comunque, ci sono e rispondono subito dopo con DTH van der Merwe che viene fermato da un ottimo placcaggio in recupero di Denis Hurley, e nell'azione successiva trovano la meta con Rob Harley, servito alla perfezione da Leone Nakarawa che avanza nei 22m avversari prima di scaricare sul compagno in sostegno.

La reazione irlandese e' rabbiosa ma i Warriors non mollano la presa e continuano a spingere, mettendo ancora in grossissime difficolta' gli avversari; quello che impressiona di piu' dei primi venti minuti degli scozzesi e' la loro determinazione e voglia di giocare, di mettere in campo quel mix letale di aggressivita' e classe che, solitamente, si vedeva nelle gare interne e nei momenti migliori della stagione.

Finn Russell, con il suo secondo passaggio al piede, per poco non confeziona la seconda meta ma Earls e' bravo a chiudere anticipando di un suo soffio il solito DTH, mentre poco dopo rischia dimettere i suoi nei guai, quando il suo calcio di liberazione viene intecettato da CJ Stander poco fuori i 22m difensivi degli scozzesi. Che, pero', restano sempre in controllo dellla situazione.

Keatley trova dalla piazzola i primi punti del match, quando iol pack di Munster vince una mischia chiusa, ma nell'azione successiva Nakarawa si infia ancora palla in mano nella difesa irlandese prima di mettere in condizione DTH van der Merwe di andare in meta sulla sinistra d'attacco; l'ala canadese sfrutta lo spazio alla perfezione e, superata la linea, ha ancora la lucidita' di stare in piedi e andare a marcare sotto ai pali, semplificando il lavoro di Russell che trasforma per il 3-14.
La marea nerazzurra non si interrompe e, sei minuti dopo, Hogg si invola cogliendo in contro tempo la disattenta difesa irlandese, puntando Zebo e premiando l'inserimento al suo interno di Pyrgos che va ancora a marcare sotto ai pali indisturbato. Il primo tempo riserva ancora emozioni, quando Munster trova la meta della speranza a tre minuti dal riposo con Andrew Smith, che Nigel Owens conferma dopo aver consultato il TMO per un possibile in avanti del centro in fase di costruzione dell'azione. Merito a Duncan Williams, che ha ispirato la meta trovando, per la prima volta nel match, impreparata la difesa scozzese.

In questa prima frazione, che Munster ha giocato contro vento, non si e' davvero capito se i Warriors, stasera, sono irresistibili, oppure se la Red Army abbia davvero problemi "personali", di mancato approccio alla gara; troppo brutti per essere veri, gli irlandesi, soprattutto in fase difensiva e al breakdown, uno dei loro punti di forza - almeno alla vigilia.

Troppi placcaggi mancati, troppa poca convinzione nel cercare di fermare gli avversari, troppa arrendevolezza nel far loro marcare mete facili sotto ai propri pali. D'altro canto, i Warriors sembrano ispirati, come detto, ma devono restare concentrati e non ripetere la sciagurata prestazione double-faced messa in campo contro Leinster in marzo, quando riuscirono a sprecare un primo tempo da favola con un secondo tempo da incubo.

L'inizio di ripresa, vede Munster partire meglio e mettere subito alle corde gli scozzesi che sembrano con le pile un po' scariche. Si vede anche Paul O'Connell, finora un po' in ombra come tutti i suoi compagni, che va vicinissimo alla meta - palla tenuta alta - prima di guidare il pack nella successiva mischia chiusa che porta in dote una punizione che Keatley converte in tre punti preziosissimi per il risultato ma, soprattutto, per la 'salute mentale' degli irlandesi.
Al 56′, pero', i Warriors imbastiscono la prima azione pericolosa del secondo tempo - che Russell spreca per la troppa voglia di usare il piede per servire i compagni; l'apertura si fa perdonare subito dopo, quando al termine di una prolungata azione multi-fase sfrutta l'intelligenza di Pyrgos nel riciclo andando in tuffo oltre la linea, prima di trasformare portando il vantaggio dei suoi a quindici punti. Poco prima, Anthony Foley aveva tolto dal campo Ian Keatley, inserendo JJ Hanrahan per cercare di dare più' vivacità' alla manovra degli irlandesi che, di fatto, hanno saputo mettere pressione sugli avversari per poco più' di dieci minuti. Adesso, oltretutto, il cronometro inizia anche a giocare contro Munster, quando continua a piovere e l'ovale diventa anche difficile da gestire. Al 70′ van der Merwe lascia il campo tra gli applausi, mentre l'ingresso di Matawalu viene accolto dai fischi dei tifosi di casa presenti sugli spalti che non gli perdonano la (presunta) simulazione nella semifinale dello Scotstoun Stadium di venerdì scorso. Dieci minuti da giocare, che si aprono con la conquista da parte del pack scozzese di una punizione di capitale importanza; Duncan Weir, da poco subentrato a Finn Russell, e' calmo e preciso nel mandare l'ovale tra i pali che, virtualmente, innesca la festa dei Warriors. Anche i tifosi di Munster hanno, ormai, perso la speranza e iniziano ad abbandonare gli spalti, quando forse il solo Andrew Smith ha ancora la forza di cercare di rendere il passivo meno pesante, mentre la festa dei Warriors e dei suoi tifosi e' appena cominciata.

Munster Rugby 13 Glasgow Warriors 31

Score: 8′ Harley m Russell tr (0-7), 24′ Keatley cp (3-7), 25′ van der Merwe m Russell tr (3-14), 31′ Pyrgos m Russell tr (3-21), 37′ Smith m Keatley tr (10-21); 48′ Keatley cp (13-21), 59′ Russell m Russell tr (13-28), 73′ Weir cp (13-31)

Munster: 15 Felix Jones; 14 Keith Earls, 13 Andrew Smith, 12 Denis Hurley (C), 11 Simon Zebo; 10 Ian Keatley, 9 Duncan Williams; 1 Dave Kilcoyne, 2 Eusebio Guinazu, 3 BJ Botha; 4 Billy Holland, 5 Paul O'Connell; 6 Donnacha Ryan, 7 Paddy Butler, 8 CJ Stander
Panchina: 16 Duncan Casey, 17 James Cronin, 18 Stephen Archer, 19 Sean Dougall, 20 Jack O'Donoghue, 21 Cathal Sheridan, 22 JJ Hanrahan, 23 Ronan O'Mahony

Glasgow Warriors: 15. Stuart Hogg 14. Tommy Seymour 13. Richie Vernon 12. Peter Horne 11. DTH van der Merwe 10. Finn Russell 9. Henry Pyrgos 1. Gordon Reid 2. Dougie Hall 3. Rossouw de Klerk 4. Leone Nakarawa 5. Jonny Gray 6. Rob Harley 7. Ryan Wilson 8. Josh Strauss (C)

Panchina: 16. Fraser Brown 17. Jerry Yanuyanutawa 18. Jon Welsh 19. Al Kellock 20. Chris Fusaro 21. Niko Matawalu 22. Duncan Weir 23. Sean Lamont HT: 10-21 Note: 10C, serata fresca, vento e pioggia a tratti.

Sin bin:

Man of the match: Leone Nakarawa (Glasgow Warriors)

Spettatori: 17057

Arbitro: Nigel Owens (WRU)


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