Non è l’acca la muta
né l’aspirata la lettera che crolla nel nome
si spezza è un cerchio
di altare gotico imperfetto
che rinnega la fonte
e l’Eden (ri)diventa muraglia
una spalla, un arco, una traccia
s’incompleta
come il riparo della pars fortunae
si proietta
e ne viene capovolta
ma non ne scappa
è impigliata
in una piantagione di alta vita
s’accartoccia e si spiana fino ad essere catena
e le due parti di ogni te\me
s’incenerano
inflaglandosi nel persempre Altro.
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