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Ha la testa fra le nuvole? Il suo cervello è impegnato

Da Marzia Gianotti @papahopaura

nuvole

I bambini per interagire con il mondo che li circonda creano delle connessione cerebrali, sinapsi, ad alto ritmo che cominceranno a diminuire già dai 9-10 anni per poi assestarsi.

Il bambino che appare distratto, con la testa tra le nuvole, spesso è considerato come un bambino con problemi spesso legati al disturbo dell’attenzione. Esclusa questa ipotesi, si tratta di bambini con un’acutezza mentale più accentuata e sono in genere più intelligenti di quelli definiti “attenti”, così come rilevato da uno studio condotto dagli scienziati dell’University of Wisconsin-Madison (UWM).

Il professor Daniel Levinson e colleghi della UWM hanno accertato che i bambini distratti hanno una capacità multitasking innata e che riescono a gestire meglio e possedere più memoria di lavoro.

Situazione che permette loro di rimanere comunque concentrati – anche se non sembra – e fare due cose allo stesso tempo.

«Quelli con una maggiore capacità di memoria di lavoro erano gli stessi che avevano la mente più vagante durante i compiti più semplici”  spiega Levinson.

Quindi basta prestare maggiore attenzione per accorgersi che questi bambini non sono distratti, ma hanno semplicemente il cervello impegnato.

Fonte:    http://news.wisc.edu/20452

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