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Haiti: a due anni dal terremoto consegnata solo la metà degli aiuti

Creato il 23 febbraio 2012 da Informasalus @informasalus
CATEGORIE: Etica , Attualità
haiti
Nel gennaio del 2010, Haiti, il Paese più povero del continente americano, fu devastato da un terremoto di magnitudo 7 che provocò la morte di oltre 300 mila persone

Nel gennaio del 2010, Haiti, il Paese più povero del continente americano, fu devastato da un terremoto di magnitudo 7 che provocò la morte di oltre 300 mila persone causando danni incalcolabili.

A due anni di distanza dal sisma, tuttavia, la popolazione dell’isola ha ricevuto poco più della metà dei finanziamenti esteri promessi, circa 2,38 miliardi di dollari contro i 4,5 programmati.

Lo ha raccontato in queste settimane il quotidiano britannico Guardian citando i dati diffusi dalle Nazioni Unite. In questa situazione di grave carenza degli aiuti, denunciata da molte Ong presenti sul territorio, emergono in modo particolare i ritardi nei finanziamenti da parte di Stati Uniti e Venezuela, gli stessi Paesi, ricorda il quotidiano, che avevano promesso di “fare la parte del leone negli aiuti”.

Gli Usa hanno inviato il 30% della cifra (278 milioni), il Venezuela appena il 24% (223 milioni). Non si è comportata particolarmente meglio la Germania, che ha fornito poco più di un terzo degli aiuti in programma (18,9 degli oltre 52 milioni previsti), mentre alcuni Paesi, come Belgio, Kuwait, Corea del Sud e Qatar, non hanno versato nemmeno un centesimo del denaro promesso (altri, come l’Italia, non hanno partecipato direttamente agli aiuti).

Poche nazioni hanno versato l’intero ammontare (ma sono cifre contenute, non si va oltre gli 8 milioni di dollari della Russia), mentre l’organizzazione degli Stati americani (Oas) ha erogato meno del 2% di quanto accordato.

Due Paesi, Giappone e Finlandia, hanno versato addirittura una cifra lievemente superiore a quella programmata. Ad oggi, ha denunciato Oxfam, 500 mila haitiani sono privi di un’abitazione, il 70% non ha un lavoro regolare mentre resta tuttora vasta la diffusione del colera.


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