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Hamburger Fussball Club Falke e.V “Riconoscenti nel guardare indietro – Coraggiosi nell’andare avanti”

Creato il 01 aprile 2015 da Stefano Pagnozzi @StefPag82
Hamburger Fussball Club Falke e.V “Riconoscenti nel guardare indietro – Coraggiosi nell’andare avanti”
Hamburger Fussball Club Falke e.V. – dankbar rückwärts – mutig vorwärts “Riconoscenti nel guardare indietro – Coraggiosi nell’andare avanti” di Hannes "u tedesc" tratta da: ilcalcioedellagente.it
PrologoUna delle società calcistiche più famose in Germania è quella dell'HAMBURGER S.V. (Società sportiva di Amburgo).
Dal punto di vista sportivo, una delle pecularietà dell’Amburgo è quella di non essere mai retrocessa dalla  BUNDESLIGA, fin da quando essa esiste. La caratteristica singolare a livello organizzativo è quella che la società, fino all’anno scorso, era una delle ultime società “e.V.” (eingetragener Verein), cioè un’associazione riconosciuta, con un sistema democratico di soci (tutta la gente può diventarlo pagando un contributo annuale – acquisendo il diritto di votare nelle decisioni cruciali nelle assemblee annuali).
La caratteristica singolare dal punto di vista della tifoseria, invece, è quella che fin dai primi anni novanta esiste l’HSV SUPPORTERS CLUB come associazione di tifosi; tifosi che danno una mano alla società occupandosi delle tematiche che riguardano la tifoseria (organizzazione di trasferte, il museo dello HSV, essere la voce dei tifosi dentro il consiglio della società).
Nel 1993 furono 34 persone a fondare l’HSV SUPPORTERS CLUB  e nel 2014 erano aumentati fino a 55.000 iscritti, con 15 associati impegnati full time e un rappresentante nel consiglio.
Ovviamente negli ultimi dieci anni, i membri del Supporters Club non erano più tutti provenienti dalla tifoseria attiva, ma la maggior parte erano semplici tifosi, che volevano partecipare ai vantaggi che i Supporters Club offriva loro (biglietti a prezzo ridotto, materiale di merchandising o il diritto di prevendita dei tagliandi).
Nelle ultime stagioni, visto che la situazione sportiva andava peggiorando, si sono alzate delle pressioni intorno all’HSV affinchè si trovassero nuove fonti di finanziamento, per riconquistare tramite il denaro il successo sportivo.
Nell’estate del 2014, dopo una lunga e infame campagna a favore di investitori esterni, e contro la parte che voleva rimanere una e.V. (associazione riconosciuta) con tutti i diritti democratici, in occasione dell’assemblea annuale, l’87 per cento degli aventi diritto hanno votato a favore del cosiddetto progetto “HSV Plus”, che prevedeva la trasformazione del cuore del club (1^ e 2^ squadra di calcio maschile) in una s.p.a che poteva vendere fino al 49 per cento della società a finanziatori esterni, buttando via tutti i diritti democratici dei soci dell’e.V. (teoricamente, tramite l’e.V. che è ancora rimasto proprietario del 51 per cento della s.p.a., ci sarebbero  ancora piccole possibilità di influenza sull’andamento del Club, ma sappiamo bene che chi porta il denaro è alla fine dei conti chi comanda.)
Probabilmente, anche prima del dibattito sul progetto “HSV Plus”, esistevano diatribe e divergenze tra la tifoseria e il direttivo amministrativo della società, ma su molti aspetti non ho elementi certi per approfondire e non conosco bene tutti gli avvenimenti e servirebbero magari mille pagine per raccontare tutto.
HFC FalkeIn barba ai paventati successi sportivi,  dopo anni di militanza per il loro amato HSV, una parte della tifoseria attiva non poteva più riconoscere il loro club dentro quella nuova società, priva di anima sportiva e civile. La sera dopo l’assemblea in cui veniva rubato lo spirito del club, in un Pub di Amburgo, 15 tifosi accompagnati da numerose birre non sapevano più cosa fare per il futuro...… finché uno di loro, tra lo stupore generale, disse: “perché non costituiamo un nuovo club? Uno nostro, che rappresenti quello in cui crediamo, i valori sportivi e civili. Uno come il F.C. United of Manchester.
L’idea non sfumò dopo quella notte difficile e la testa pesante del mattino seguente e così, in quel pub, era nato un progetto serio: quello del HFC FALKE e.V.Perché il nome HFC Falke? FALKE, Falco in italiano, era il nome di uno dei tre club che nel lontano 1919 (che anno meraviglioso, no?!) si erano uniti per fondare l’HAMBURGER SV. Di questi tre, il secondo era l’HAMBURGER F.C., da ciò l’“HFC” nel nome, e il terzo l’F.C. GERMANIA, da cui veniva preso il motto del neonato HFC Falke: dankbar rückwärts – mutig vorwärts , che sarebbe: “Riconoscenti nel guardare indietro – Coraggiosi nell’andare avanti”.I colori sociali sono gli stessi  dell’HSV, il nero-bianco-blu.
Alcuni numeri sul HFC Falke: l’HFCF può contare, al momento, su circa 350 iscritti. Il contributo parte da 5 € al mese (più una somma iniziale di 20 € quando ci si iscrive) e che può essere aumentato da ogni socio senza limite. La media dei contributi mensili sta intorno agli 11 € al mese nel momento in cui vi scrivo. Ogni socio, a prescindere del contributo economico fornito, ha lo stesso diritto di votare nelle assemblee, ma deve essere presente fisicamente. Il voto postale non viene accettato.
L’intenzione è quella di cominciare a giocare la stagione 2015/16 nella KREISLIGA, che è la nona seria della regione di Amburgo (corrispondente alla vostra terza categoria). Il loro obiettivo è di salire tra 7 – 10 anni alla OBERLIGA HAMBURG, il campionato più importante della regione e che corrisponde alla quinta serie nel panorama nazionale. Visto che hanno tanti soci sin da ora e che  hanno soltanto una squadra di calcio, non tre, quattro, cinque o di più come gli altri club (che poi spesso sono delle polisportive con altre squadre e altri tipi di sport), sono il club con la base finanziaria più ampia nella loro serie. Momentaneamente, dopo aver trovato gli allenatori, sono ancora nella fase di trovare i giocatori e di mettere insieme la squadra per il campionato. Ci saranno tanti giocatori di serie più alte della nona a tentare il provino, ma che hanno la volontà di partecipare a un progetto così speciale e perché vedono il vantaggio di fare l’esperienza di giocare di fronte a propri tifosi, di avere un vero staff tecnico che affianca l’allenatore e di fare un vero e proprio ritiro in estate prima del campionato, una cosa tutt’altro che comune nelle serie più basse.
Tifoseria: Abbiamo detto che il progetto FALKE è nato dal cuore della tifoseria attiva dello HAMBURGER SV;  per capire bene la situazione in cui il FALKE e i tifosi dello HSV si integrano/ discutono/ confrontano/ osservano voglio spiegare la situazione attuale: la tifoseria dell’HSV è da sempre una delle più importanti e numerose in tutta la Germania. Se guardiamo il panorama ultras ad Amburgo ci sono i due gruppi principiali, la CHOSEN FEW (formavano il gruppo più vecchio e trainante) e il POPTOWN (il nucleo del gruppo appartiene al quartiere di Poppenbüttel da cui presero il nome). Dopo svendita della prima e della seconda squadra di calcio maschile dal e.V. dentro alla neonata S.p.A., i CHOSEN FEW hanno deciso di girare le spalle e di seguire la terza squadra maschile  che milita nella BEZIRKSLIGA, settima seria di Amburgo. Quelli del POPTOWN, invece, hanno continuato a sostenere la squadra della BUNDESLIGA, cioè quella della S.p.A. Un’altra parte della tifoseria attiva (per intenderci quelli che oltre ai ultras vanno a vedersi tutte le partite sia in casa che in trasferta o che si interessano e sono attivi entro alla FANSZENE o intorno alla società) non sa ancora bene come comportarsi e dove mettere piede. Poi, ovviamente, la maggior parte dei ‘tifosi normali’ (se li vogliamo chiamare così) continua lo stesso a vedersi la BUNDESLIGA. E in effetti ci sta una parte della tifoseria, magari più ‘spettatori’ che ‘tifosi’, e comunque non pochi, che preferiscono il modello societario nuovo, visto che gli dà speranza di ritornare nei vertici della BUNDESLIGA, loro scopo primario, con la barca di soldi dei finanziari esterni.
Poi, certo, ci sono quelli che hanno deciso di seguire il cammino dal basso, cioè quello dei Falchi.Ma la cosa importante è che fin da ora, il progetto FALKE, almeno dalla parte della tifoseria attiva/ultras non viene visto male o come concorrenza all’HSV, ma più come un’alternativa. Anche da parte dei ragazzi del FALKE, alcuni o tanti vanno ancora ogni tanto a vedere la BUNDESLIGA. Non è necessario per nessuno prendere delle decisioni definitive.
Come andrà avanti, sia la strada delle squadre in KREISKLASSE o BUNDESLIGA, sia il cammino delle diverse anime della tifoseria, si deve aspettare. E comunque, la base per uno sviluppo positivo c’è e sembra ottimo per tutti che ognuno lasci fare l’altro come pensa e crede e non ci si rinchiuda in battaglie inutili e faticose.
Stadio: il FALKE giocherà nella RUDI-BARTH-SPORTANLAGE (campo sportivo Rudi Barth, ex giocatore del UNION ALTONA) nella parte nord del quartiere HAMBURG-ALTONA. Lo stadio ha una capacità ufficiale di quasi 8.000 posti, tutti in piedi. Non è coperto, ma – molto più importante – è dotato di un bar con un ampio numero di tavolini e tanto spazio per gli appassionati della birra.
Mia esperienza personale: non sono mai stato tifoso dell’HAMBURGER SV e non conoscevo nessuno di chi oggi ha costituito il FALKE. Come primi input, a parte il glorioso cammino dell’FC UNITED OF MANCHESTER o dell’AUSTRIA SALISBURGO (caso molto conosciuto in Germania), siete stati voi di SOGNO CAVESE , sin dall’epoca dell’ASD AQUILOTTO CAVESE a darmi i primi spunti di interesse verso il calcio popolare e la Fan ownership.
Così, per il tramite di SUPPORTERS DIRECT EUROPE, ho iniziato la ricerca attraverso i vari media nazionali delle situazioni calcistiche e non solo di rifiuto dell’attuale sistema calcio, e ho approfondito la conoscenza su diversi progetti come quello del famoso AFC WIMBELDON di Londra e quelle italiane come l’Ardita San Paolo, l’Atletico San Lorenzo Roma, Brutium Cosenza ed altri che sono nati ultimamente. Così, quando ho sentito le primi voci che ad Amburgo stava per crearsi una realtà simile, ho seguito con attenzione ed era chiaro, dentro di me, che appena fosse stato possibile volevo vedere di persona cosa stessero facendo. Quindi, poche settimane fa, durante un soggiorno nella città portuale mi sono recato presso il Bar dello RUDI-BARTH-SPORTPLATZ, sapendo che i Falchi fanno i loro raduni settimanali. Arrivato, mi sono avvicinato al banco per ordinare la prima birretta e poi sono andato al loro tavolo. Il tempo di presentarmi ed eravamo subito nel vivo della discussione sul progetto e sulle nostre idee di calcio. Posso dire senza ombra di dubbio che mi sembrava di stare insieme a vecchi conoscenti che parlavano la mia stessa lingua. Per esempio la presidente Tamara, in un’intervista (era presente pure un giornalista di una radio abbastanza importante), usava quasi le stesse parole e frasi che vi avevo scritto io pochi giorni prima: “smettere di lottare contro qualcosa che è già morto, ma di procedere positivamente creandosi un futuro migliore”.
La serata è andata avanti con discorsi su come vivere il calcio e varie storie vissute nelle nostre vite da stadio e quando ho lasciato il bar a fine serata era chiaro per me che avevo trovato una cosa che mi mancava… una cosa bella e buona. Una cosa sana e sportiva. Un angolino nel grande concerto del calcio in cui mi potrei benissimo accomodare. Ora ne ho due, purtroppo l’uno (FALKE) è 800 km di distanza e l’altro (CAVA UNITED) a ben 1800 km…. maahhh!!!???

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