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Harry Potter alla ricerca della valigia perduta

Da Signorponza @signorponza

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Ben trovati nell’appuntamento settimanale con #MANiCURE. Una delle rubriche più piene tra quelle offerte dall’ampia scelta del blog. E nonostante la pienezza colgo l’occasione per ricordarvi, (autoreferenzialità) che vogliamo assolutamente vincere un premio ai #MIA2014 – o almeno io, visto che quest’anno potrò andarci perchè sono in ferie – per cui basta cliccare qui e leggere come fare per farci arrivare nelle nominations. Ma torniamo a noi, alle mie solite e routinarie corse in giro per la città alla ricerca dell’uomo perfetto. Che è ufficiale, latita. Voglio però narrarvi di questo mio nuovo appuntamento.

Harry Potter alla ricerca della valigia perduta

Visto che sono famoso per mietere successi in campo sentimentale, e visto che i miei commentatori sono forse gli unici che conosco che bacchettano i bloggers, volevo per l’appunto regalarvi questa perla di appuntamento. Visto che da circa due settimane ho dovuto destreggiare l’ultima mazzata ricevuta da un tipo che anche voi conoscete bene, concludendo così definitivamente il nostro rapporto (AHAHAHAHAHAHA), ho deciso di ritrovare la spensieratezza di un tempo facendo la cosa più giusta ed ovvia che potessi mai fare. Impacchettarlo e regalarlo alla qual si voglia.

Qualche pomeriggio fa, mentre giravo per la frequentaterrima e pellegrina Ottaviano, alla ricerca di qualche saldo imperdibile, mi sono imbattuto in questo ragazzo castano, con gli occhiali, alto q.b. e fisicamente nella norma. Carino. Ero alla Mondadori che cercavo un registratorino vocale mp3, ma la commessa non  capiva di cosa stessi parlando, per questo ero anche abbastanza spazientito a dire il vero. Avevo già notato che questo ragazzo mi guardava da quando avevo messo piede in libreria, ma essendo abituato a vivere di fantasie avevo fatto finta che non era vero. D’altronde, se davvero voleva qualcosa da me, si sarebbe avvicinato lui.

La tipa continuava a cercare sul suo terminale per vedere l’esistenza o meno dell’aggeggio che mi serviva, e dopo dieci minuti, finalmente la sua risposta aveva un tono di chiarezza. “Mi dispiace ma non trattiamo articoli simili”. Poco male, mi stava pure sulle balle questa idiota. Appurato ciò mi sono fatto il solito giretto tra i romanzi. E come al solito mi sono messo a fantasticare sui titoli. Di nuovo lo sguardo del ragazzo castano faceva capolino dall’angolo dedicato alle guide di Roma. Mi stava fissando, di nuovo. OK, penso tra me e me, non mi sta fissando, sono solo io che penso che lo stia facendo. Non soddisfatto dei titoli presenti ho fatto per andarmene ed uscire.

Fuori mi sono acceso una sigaretta e mi sono accomodato su una panchina. E non ho potuto non accendere il maledetterrimo Grindr. Mentre fumavo, in realtà non mi pareva ci fosse davvero nessuno di interessante in linea. Per cui stavo per passare alla chiusura, quando ricevo un messaggio. “Hello, how are you?”. Mi scrive Harry Potter. Aveva la foto di Harry Potter nudo. Cioè dell’attore che ha interpretato Harry Potter di quando però ha fatto lo spettacolo teatrale in cui appariva nudo. Ecco. Così sono chiaro. “It’s a little bit too hot today, but I’m fine! Thanks. What about you?” rispondo. “I’m lost in the Rome section. Just looking around for a good tourist guide!”. LAMPADINA. In quel momento ho capito chi era e dov’era. Mi alzo butto la sigaretta ed entro di corsa nella libreria.

Lo trovo ancora lì, che cerca tra le guide. CHEDOLCE. Nella mia testa è scattata immediatamente l’istantanea di noi che ci sposiamo a Londra. Non trovate che questo incontro avvenuto così non sia la base di una storia d’amore intensa e piena di passione? OK. La pianto qui. Sorrido e mi avvicino. Mi presento e gli consiglio quella che secondo me è la guida migliore. Anche lui era propenso per la stessa, la mia gli serve come una conferma. Decidiamo a questo punto di uscire dalla libreria. Gli offro un caffè nel bar all’angolo subito vicino la libreria. Anche se mi dice subito che lui non beve caffè espresso. E’ troppo forte. Lui prenderà un succo d’arancia mentre io caffeina endovena neanche a chiederlo. Iniziamo una lunga conversazione, dove mi dice di lui.

Mi racconta che studia ingegneria a Londra, e che suo padre per premiarlo dei profitti universitari di quest’anno gli ha regalato una vacanza a Roma di una settimana, solo che gli ha prenotato un volo Ryan Air e quelli si sono persi la sua valigia. Per cui ha speso un patrimonio per ricomprarsi dei vestiti. CHECCARINO. Io già con le lacrime agli occhi. E quindi stava ricomprando anche una guida di Roma, perchè la sua era in valigia, anche se era comunque dispiaciuto visto che sulla sua aveva segnato tutti i posti che gli sarebbero interessati vedere. Bene. Era un momento Maria apri la busta, quando io avrei voluto solo saltargli addosso e farne di ben donde, quando lui mi ha interrotto.

“Senti. Posso farti una domanda… Do you know whwere I can find a WHIP?”. Mmmmmmmmm. Panico. Cosa vorrà intendere. Whip se non erro è la panna. Si.  Whip cream. Ma si forse vuole del buon gelato italiano. Sicuramente. E’ la passione degli stranieri in Italia, adesso lo porto qui vicino alla gelateria siciliana. Lo prendo per mano, sicuro di aver capito assolutissimamente ciò di cui ha bisogno. Gli dico che di li a poco saremmo arrivati e che lo avrei fatto più che soddisfatto perchè lo stavo portando in un posto di primissima qualità. Cinque minuti dopo leggo lo sgomento nel suo sguardo. Mi dice che non intendeva affatto il gelato e ride. A questo punto, mi si accende una luce. Tradurre col telefono.

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Bene. Era alla ricerca di una frusta. Ho avuto un brillante sesto senso che mi ha suggerito CORRRI. Corri come se non ci fosse un domani. Corri come una Emma vestita da Minnie. O forse era Topolino. Invece no. La bambina impertinente e pettegola che risiede in me, suggerisce a gran voce “Ma che ci devi fare?”. Lui spiega, anche con una certa soddisfazione, che tramite Grindr lo aveva contattato un tipo a cui piaceva fare BDSM, e anche lui era un cultore del genere. Il tipo lo aveva invitato ad una festa esclusivissima che si sarebbe tenuta in una villa privata appena fuori Roma e lui non voleva assolutamente mancare. Anzi, se volevo mi stava invitando anche a me in quel momento. Però aveva bisogno di un frustino (perchè a lui piaceva frustare) e anche di abbigliamento consono, visto che aveva tutto nella sua valigia.

Non potevo sostenere per di più quella conversazione. Non potevo più starlo a sentire e soprattutto non volevo ritrovarmi, ancora, in una qualche situazione assurda. Soprattutto non capisco perchè io non vengo invitato in nessun party sessuale in una qualche villa alle porte di Roma e lui si. Ad ogni modo, ho finto che il telefono squillasse, ho fatto delle facce assurde e l’ho liquidato in men che non si dica su due piedi davanti la gelateria. Sono letteralmente fuggito, ma prima gli ho spiegato che non avevo la minima idea di dove potesse comprare roba simile. Ho ripreso la metropolitana ed ho lasciato la fuori tutti i miei pensierini d’amore che mi vengono subito in mente quando incontro qualcuno di carino, ed apparentemente interessante. Adesso, figuriamoci, non è per il BDSM, ci manca che mi scrive pure l’associazione BDSM italiana.

Ma è possibile che siamo arrivati ad essere tutti incastrati dalla nostra necessità a prescindere di soddisfare solo e soltanto il piacere sessuale? Anche e soprattutto le parti più estreme? Certo è che io non sono stato da meno. Lo so che gli sarei voluto saltare addosso là dove si trovava. Ma una cosa che resti nei limiti del normale c’è? Hey. Sarà che sono baccchettone, provinciale, stupido. Quello che più preferite. Davvero, mi prendo ogni insulto, ma è mai possibile che io devo incontrare l’unico inglese super carino con la passione per le fruste ed i festini in abbigliamento rigorosamente in pelle? Ecco. Mi rifiuto. E me ne resto,BASITO.

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