Magazine Gadget

Hatoful Boyfriend – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 23/09/2014

Cover Hatoful Boyfriend

PC TESTATO SU
PC

Genere:

Sviluppatore: , Mediatonic

Produttore: Devolver Digital

Distributore: Digitale

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 04/09/2014

VISITA LA SCHEDA DI Hatoful Boyfriend

Pro-1Storia pregevole, superate le apparenze iniziali Contro-1La qualità degli scenari è modesta e sono ridotti per numero

Pro-2Decisioni, decisioni, decisioni Contro-2Qualche bug nei salvataggi

Pro-3Più di dieci finali, rigiocabilità ottima

Nell’interminabile lista di titoli che giornalmente appaiono su Steam se ne trovano, a volte, davvero di insoliti. Sappiamo benissimo che il panorama dei giochi indipendenti si presta volentieri a sperimentazioni e progetti spesso sopra le righe, ma la vetta raggiunta da Hatoful Boyfriend con alte probabilità rimarrà insuperabile per molto tempo. Grazie al remake di Mediatonic – che molto probabilmente ricorderete per l’abbastanza recente Foul Play – questa “dōjin soft otome visual novel” arrivata nel 2011 esclusivamente in Giappone sbarca anche nei nostri territori, pienamente compatibile anche su computer MAC e Linux.

In breve, si tratta di un titolo indipendente creato per passione più che per profitto (dōjin soft) e questo spiega anche la presenza della versione free in suolo nipponico, dedicato prevalentemente ad un pubblico femminile perché – con l’avanzare della trama – vi sono sviluppi riguardanti relazioni romantiche (otome). Immaginate quindi la contentezza del sottoscritto nell’avvicinarsi ad un titolo del genere, per di più invaso da piccioni e “uccellacci” d’ogni tipo. Ma procediamo per gradi.

hatoful-boyfriend-evidenza

PICCIONE STRACOTTO

Nelle prime battute è difficile accettare Hatoful Boyfriend per la sua forte particolarità, ossia quella di gettarci quasi in pasto di un gruppo di uccelli, allievi o personale della scuola tramite cui si son conosciuti. Personalità distinte si associano a specie diverse, grazie alle quali pian piano si scatenano i primi interessi amorosi, come se le premesse iniziali non fossero sufficientemente “strane”. Non c’è niente di cui ridere però, una volta entrati in gioco, non si tratta di una di quelle stupide applicazioni che tanto hanno fatto chiacchierare i superficiali gamer di oggi – chiari ed espliciti i riferimenti ai Goat o Cow Simulator del caso – ma di un titolo che dietro ad una presentazione piuttosto bizzarra nasconde qualcosa di profondo, che può essere compreso e vissuto soltanto con dedizione e voglia di arrivare a scoprire ognuno dei quattordici finali di cui si compone il gioco, peraltro ognuno di questi collegato ad uno specifico Steam achievement, sbloccando così l’epilogo da gustarsi tutto d’un fiato.

Non ci vuol poi molto a comprendere che una visual novel si focalizza soprattutto sulla storia, e in questo caso la pletora di scelte ne determina sviluppi impensabili fino ad un attimo prima, tramite cui imparare lati nascosti di ogni personaggio presente, sfumature che in definitiva andranno a comporre e ben delineare quel che lo sviluppatore ha creato con tanta passione. La maggior parte delle ore necessarie per giungere alla conclusione le passerete assorti tra dialoghi, lezioni a scuola di matematica, educazione fisica o musica – utili a migliorare rispettivamente l’intelligenza, la salute o aumentare il carisma – fattori che in un modo o nell’altro consentiranno di ottenere questo o quell’altro finale di un personaggio chiave, che solitamente è inserito all’interno di un paio di ending. Il resto è fatto di immagini statiche, che fanno da sfondo alle circostanze iniziali: è il secondo anno all’interno di una prestigiosa scuola per uccelli; noi, l’unica studentessa umana lì presente… Assoluto nonsense, certamente, ma pian piano tutto acquisisce un senso; anche grazie alla concentrazione che andrà riposta negli studi, nel trovarsi un piccolo lavoretto, tenendo sempre bene a mente che l’amore – per così dire, e per quanto sia possibile in queste condizioni, pure – è costantemente nell’aria. Hatoful Boyfriend è inoltre un vero e proprio gioco delle scelte, sulla carriera scolastica, sui rapporti con le persone, che permettono di creare relazioni più o meno sincere, ma sempre piuttosto credibili.

Sia ben chiaro: non si parla di una visual novel alla stregua di un Danganronpa e simili, d’altronde l’amatorialità di Hatoful Boyfriend viene a galla ben presto, con una durata di circa mezz’ora a finale, pochi e modesti artwork a fare da sfondo alle vicende, buone musiche, ma ripetitive perché di scarso numero, così come quello dei protagonisti, tutt’altro che esaltante. Si riesce a sorvolare su tali aspetti proprio perché è un titolo pensato e realizzato con passione in origine, senza scopi di lucro, e si presta ad altissima rigiocabilità col contatore che sale fino ad otto ore almeno, che se rapportate al prezzo di lancio (circa otto euro) rappresentano assolutamente un buon compromesso. E poi, come non rimanere catturati dall’originalità della situazione, che in tal caso coincide con un background assolutamente malato e folle e che stuzzica la curiosità? Forse proprio l’odio che ogni buon italiano nutre nei confronti dei piccioni (son presenti anche altre specie, certo, ma i piccioni son sempre i piccioni, NdR) potrebbe stuzzicare la fantasia di alcuni, anche dei poco avvezzi al genere, nel dargli una chance. In ogni caso, statene alla larga se non apprezzate i dating sim e se non masticate affatto bene l’inglese.

Hatoful Boyfriend – Recensione IN CONCLUSIONE
Per gustare appieno Hatoful Boyfriend bisogna armarsi di buona pazienza, in modo da apprezzare ognuno dei finali e scovare la sorpresa che si cela dietro tutta questa visual novel. Eppure, l'impatto iniziale non è dei migliori, anche a causa dello strano contesto entro cui vi troverete immersi; se in compagnia, potreste essere presi per pazzi, o peggio, per malati e amanti degli uccelli (…), ma è alla lunga che questo remake viene fuori ed esalta le sue discrete, ma non eccellenti, qualità. Se apprezzate il genere, e non disprezzate risvolti romantici nelle visual novel, potrebbe intrattenervi tranquillamente per quasi una decina di ore, altrimenti evitate commenti idioti... Si sa, i piccioni sono vendicativi! ZVOTO 7

UN GIORNO SEI IL PICCIONE, UN ALTRO LA STATUA COSA SIGNIFICA PER NOI QUESTO VOTO? SCOPRILO LEGGENDO I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE!!!

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog