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Hawaiian Veghany stew‏ (by CheffAlexandre)

Creato il 04 gennaio 2013 da Simo785
Buon primo venerdì dell’ anno!!! Freddo vero??? Bene allora, visto che la settimana scorsa eravamo negli states questa settimana “i sapori dello sport vi porta”……………………. sempre negli states ma alle mitiche isole Hawaii, sole mare e soprattutto ONDE e surf!!! Si!!! Surf perchè nell’ articolo di questa settimana la sportiva protagonista del nostro piatto è una campionessa della “tavola”, Bethani Hamilton . Facciamo un piccolo rewind, la mattina di natale mi imbatto per caso in un film “soul surfer” inizio a guardarlo e la storia mi entusiasma parecchio, anzi direi che mi appassiona proprio. Questo film è tratto dall’ omonima autobiografia di Bhetany la cui storia trascende lo sport fino a sconfinare (a mio parere) nell’ eroismo, quell eroismo quotidiano da cui tutti dovremmo prendere esempio. Bethany è una giovane campionessa di surf nata l’ 8 febbraio 1990 a Lihue nelle Hawaii, inizia a praticare il surf fin da giovanissima partecipando a otto anni alla sua prima gara. Ma è all’ età di tredici anni che la sua carriera sportiva ha una svolta drammatica, il 31 ottobre del 2003 Bethany sta facendo allenamento in acqua assieme alla sua migliore amica Alana Blanchard (anche lei diverra una professionista del surf), quando intorno alle 7.30 mentre si sta riposando con le braccia fuori dalla tavola viene aggredita da uno squalo tigre di circa otto metri che la trascina sul fondo e le stacca il braccio sinistro.Viene tempestivamente soccorsa e portata in ospedale, quando arriva ha perso circa il 60% del proprio sangue ma i dottori riescono a salvarla, purtroppo per il suo braccio non c’è nulla da fare. Dopo circa due settimane dall’ incidente però Bethany è già tornata sulla tavola da surf, grazie alla sua grande forza di volontà, coraggio, fede riesce a riprendere l’ attività, studia come mantenere l’equilibio in assenza del braccio ed uno speciale allenamento muscolare “assimmetrico” che le permetteno di diventare un’ atleta professinista dal 2008. Nel 2005 vince i campionati nazionali NSSA e nel 2009 arriva seconda ai campionati mondiali junior dell ASP. Oggi Bethany continua a surfare con ottimi risultati (ci sono molti video sul suo sito o su youtube) e la sua tavola “morsicata” è conservata al California SurfMuseum. Meavigliosa la frase di risposta che Bethany ha rivolto ai giornalisti che le chiedevano se era orgogliosa di quello che aveva fatto, e di essere lo spunto per un film,  “Cosa dovrei fare… ringraziare lo squalo perché mi ha fatto diventare forse anche più famosa di quello che potevo essere diventando una surfista? Non sono orgogliosa né del film, né del fatto che mi chiedano di posare per una linea di abbigliamento o di firmare un profumo. Sono orgogliosa di essere quello che sono, e sono felice di poter vivere la mia vita con pienezza. Invito tutti i ragazzi che vivono un’esperienza traumatica come la mia, qualunque essa sia, a fare quello che ho fatto io: zittire la rabbia e dare sfogo alla propria energia positiva. Volevo solo fare surf, lo avrei fatto anche con una gamba sola e se non avessi avuto le gambe avrei trovato il modo di fare surf sulle braccia…” Direi che oggi sono stato quantomeno prolisso, parliamo infine di cucina il piatto che vi propongo è una spezzatino vegano (cucina cruelty free apprezzata da Bethany), fatto con ingredienti molto usati nelle Hawaii come ananas, mandorle e peperoncino. Ingredienti per 200 gr di spezzatino di soia (facilmente reperibile nelle erbiristerie che vendono i prodotti alimentari) 4 fette di ananas fresco 3 cipollotti 7 cucchiai di olio extravergine di oliva 50gr di mandole sgusciate 1 bicchiere di succo d’ananas 1 cucchiaio di salsa di soia 2 cucchiai di sciroppo al tamarindo 1 cucchiaino di acidulato di umeboshi (anche questo reperibile in erboristeria) pepe nere q.b. sale q.b. peperoncino in polvere q.b. Preparazione Mettete lo spezzatino di soia in ammollo in acqua tiepida per circa 20 minuti. Affettate grosolanamente le mandorle e mettetele in ammollo nel bicchiere di succo d’ananas , aggiungete la salsa di soia, l’acidulato di umeboshi e 1 cucchiaio di sciroppo al tamarindo. Eliminate la buccia dalle fette d’ananas e tagliatele a spicchietti. Mondate i cipollotti togliendo le radicette e la parte verde, poi divideteli in 6 parti e fateli appassire in padella per 5 minuti uniti all’olio. Scolate e strizzate molto bene lo spezzatino di soia, mettetelo in padella con i cipollotti e fatelo insaporire per circa 3/4 minuti a fuoco medio mescolando. Incorporate ora gli spicchi d’ananas e il succo con le mandorle fate cuocere per circa10 minuti a fuoco medio, veso fine cottura (1-2 minuti prima) aggiungete un po’ di pepe, sale e peperoncino in polvere (quest’ultimo in base a quanto gradite il piccante) e 1 cucchiaio di sciroppo al tamarindo. Ecco pronto un buon piatto leggero e saporito, agrodolce e un po’ piccante da gustare con un buon bicchiere di succo d’ananas e latte di cocco, sperando che vi faccia sentire il suono delle onde sulle stupende spiagge Hawaiane vi auguro buon appetito! Ricordatevi, i campioni sono un patrimonio comune, senza bandiere e sempre degni di un brindisi (anche analcolico) Alla prossima settimana  Aloha. Il vostro affezionatissimo CheffAlexandre

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