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Hercules , la leggenda ha inizio

Da Lupokatttivo

Il tempo delle mele

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Hercules nel film omonimo del 2014 e’ biondo, c’ha gli occhioni blu inebetiti, il faccione rotondo e il carisma di una farfalla morta.
Io mi ricordo l’Hercules del mio Luigi Cozzi, anno 1984, dove Hercules era Lou Ferrigno, c’aveva due bicipiti cosi’ e un ghigno quasi verde che ti sembrava un demonio drogato.
In Hercules di Cozzi, Ferrigno lanciava gli orsi bruni nello spazio; nell’Hercules moderno il protagonista ciozza con la biondona per meta’ film, stupra leoni in computer-grafica e parla come in una telenovela brasiliana. Non ci sono tette, non ci sono culi, non c’e’ sangue…nemmeno quando si massacrano di cartoni al rallentatore…non c’e’ una goccia di sangue…niente.
Alla Disney sono piu’ crudeli.
E in un film del genere la cosa lascia abbastanza perplessi.
Pero’, perche’ c’e’ sempre un pero’, i combattimenti sono ben coreografati, i cattivi pseudo-egizi hanno un elmo fichissimo, e lo scontro finale, col protagonista che lancia fulmini come fosse un Sith di “Guerre stellari”, e’ decisamente una figata.
Detto questo c’e’ da chiedersi: bastano due combattimenti, tre cattivi e quattro fulmini? Boh, probabilmente no, ma ti evitano di lanciare il blu-ray dalla finestra… Diciamo che si prova a salvare il salvabile…
Ferrigno pero’ era un altra cosa.
Per quelli che proprio volessero cimentarsi nella visione il consiglio e’ quello di tenersi ottanta minuti liberi dopo il film per guardarsi un sempreverde “Zombie Self-defense Force”. Io ho fatto cosi’ e ho recuperato sangue a fiotti e buon umore.



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