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Hermann e quei pivelli di Angouleme

Creato il 29 gennaio 2016 da Chemako @chemako71
Hermann e quei pivelli di Angouleme

Alla fine ad Angouleme hanno messo tutti a tacere con una decisione sulla quale nessuno può trovare nulla da ridire. Il Gran Prix del Festival International de la bande dessinée d'Angouleme è stato assegnato al fumettista belga Hermann. D'un tratto le polemiche che hanno caratterizzato il festival di fumetti più importante d'Europa e, forse, del mondo sono state spazzate via. Come si può criticare una simile scelta? Come si può dire che sia immeritato il premio se chi lo ha ricevuto è l'autore di capolavori come Le Torri di Bois-Maury, Comanche, Jeremiah o Sarajevo tango? Onore a Hermann Huppen che, finalmente, all'età di 77 anni riceve un titolo strameritatoe che, sicuramente, avrebbe dovuto ricevere qualche decennio fa. E qui ti nasce il sospetto che abbiano scelto lui solo per far dimenticare le burrascose giornate del festival, durante le quali le polemiche sul presunto sessismo degli organizzatori hanno soppiantato il dibattito sui fumetti. In realtà questa scelta ha sottolineato una ulteriore macchia, che resterà indelebile nella storia del festival. Ovvero l'incredibile distrazione che, nel corso degli anni, ha portato i vari organizzatori che si sono susseguiti ad ignorare l'autore belga fino al 2016. Pivelli...

Di una cosa sono certo: Hermann, con la sua classe cristallina e la sua esperienza di vita, vola alto su tutto e dimostra di valere di più del premio che ha appena ritirato. Un po' come Henry Fonda che vinse il suo primo premio Oscar (alla carriera) all'età di 76 anni.

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