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Highlander

Creato il 28 maggio 2015 da Ilnazionale @ilNazionale

28 MAGGIO – L’accostamento con il celebre personaggio interpretato nel lontano 1986 dall’attore francese Christopher Lambert non potrebbe trovare paragone più appropriato, visto ci troviamo di fronte ad un vero e proprio “immortale” del calcio italiano. Alzi la mano chi ha solo pensato , dopo le otto reti segnate al momento del ritorno nel nostro campionato con la maglia della Fiorentina, che Luca Toni fosse capace di disputare altre due stagioni di così alto livello. Tanti, infatti, erano quelli che vedevano in lui un giocatore oramai finito, giunto a Verona solamente per allungare la già ricca carriera. L’attaccante emiliano ha dimostrato, invece, con i fatti non certo a parole, che si sbagliavano di grosso. I numeri, poi, parlano da soli. Le venti reti dello scorso campionato e le ventuno in quello attuale, quando manca una sola giornata al termine, le 151 marcature in serie A – venticinquesima posizione tra i bomber di tutti i tempi – e la quarantesima posizione assoluta nella storia dei marcatori gialloblù, sono decisamente dati da capogiro. Aggiungete a questo il trono di capocannoniere del torneo, occupato in solitaria a novanta minuti al termine del campionato, e potrete rendervi conto di che razza di giocatore avete di fronte.

La tifoseria gialloblù, profondamente innamorata del suo campione, deve sicuramente ringraziare, in primis, Sean Sogliano, colui che, più di tutti, ha saputo credere nelle infinite potenzialità dell’ex-attaccante viola. Nell’estate del 2013, infatti, dopo la stagione disputata con la casacca della Fiorentina, l’abile direttore sportivo gialloblù, preso atto del rifiuto opposto da Toni alla proposta dirigenziale dei fratelli Della Valle, non si è lasciato sfuggire la grande occasione, riuscendo nell’impresa di convincere il giocatore a sposare una nuova avventura in riva all’Adige. Alla corte di Andrea Mandorlini, il centravanti nativo di Pavullo nel Frignano ha trovato l’ambiente giusto, delle forti motivazioni e, soprattutto, un allenatore che lo ha responsabilizzato sin dal primo allenamento, dandogli incondizionata fiducia. Se a questo aggiungiamo il particolare, non certo irrilevante, di rappresentare dal punto di vista tattico il terminale offensivo ideale del 4-3-3 mandorliniano, ecco che il cocktail vincente è presto pronto. In buona sostanza, Toni – che il 26 maggio ha tagliato il prestigioso traguardo delle 38 primavere – ha dimostrato a tutti, detrattori e non, di essere un campione infinito senza età. Il suo pregio più grande, tuttavia, credo sia stato quello di aver saputo mettersi in gioco, mettendo a disposizione di tecnico e compagni il suo immenso bagaglio di esperienza e qualità, arrivando a diventare punto di riferimento per tutti, dentro e fuori dal rettangolo verde. Per darvi l’idea del valore assoluto dell’uomo e del giocatore, basti ricordare come il capitano gialloblù sia il primo ad arrivare sul campo di allenamento e l’ultimo ad imboccare il viale verso la meritata doccia.

Ottenuta una seconda meritata salvezza, arriva ora il momento di pensare alla prossima stagione. Sul tavolo del presidente il tema più importante è sicuramente quello dei rinnovi contrattuali dove il prolungamento del rapporto con Luca Toni rappresenta senza dubbio la priorità più importante. A sentire le parti, che si trincerano dietro il consueto e oramai scontato “ne stiamo parlando”, rimangono da definire i soliti dettagli, tuttavia, secondo Maurizio Setti, per il capitano gialloblù sembra non esserci futuro al di fuori delle mura di Verona. In ogni caso, tra pochi giorni, una volta terminata la stagione ufficiale, ne sapremo sicuramente di più. Nel frattempo, in attesa che tutto si risolva per il meglio, è tempo di pensare all’ultimo appuntamento stagionale che vedrà i gialloblù ospitare al Bentegodi la Juventus di Massimiliano Allegri, già fresca vincitrice di campionato e Coppa Italia e, soprattutto, in odore di “triplete”. Una partita senza alcuna importanza per la classifica ma fondamentale, invece, per il centravanti gialloblù, proiettato alla riconquista di quel titolo di capocannoniere che fu già suo nel lontano 2006, quando andò a segno per ben trentuno volte con la maglia della Fiorentina. Un traguardo come questo, sarebbe indubbiamente il più bel regalo di compleanno per un campione di trentotto anni con la C maiuscola.

In chiusura, invece, una piccola nota dolente riguardo allo spostamento al sabato alle 18 della partita casalinga contro la Juventus, inizialmente programmata per domenica alle 20.45. Una decisione del tutto inaspettata, se vogliamo per certi versi comprensibile – i bianconeri saranno impegnati sabato 6 giugno nella finale di Coppa Campioni contro il Barcellona – ma decisamente poco rispettosa dei tifosi, molti dei quali già con il biglietto in tasca, ma costretti, per evidenti cause di forza maggiore, a rinunciare all’impegno tanto atteso. Questi, purtroppo, sono gli inevitabili “imprevisti” figli del business della televisione a pagamento e del cosiddetto campionato “spezzatino” dove i tifosi rappresentano, ahimè, l’ultima ruota del carro. Non è facile da capire ma bisogna, in qualche modo, farsene una ragione…..

Enrico Brigi
twitter @enrico_brigi

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