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HO CERCATO IL TUO NOME- Recensione dei Lettori Estinti

Creato il 06 luglio 2015 da Blog Dei Lettori Estinti @lettoriestinti

Ho cercato il tuo nome (The Lucky One) è un romanzo scritto da Nicholas Sparks nel 2008, da cui è poi stato tratto il relativo film.

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Breve trama:

Ho-cercato-il-tuo-nome-Nicholas-SparksA Hampton Country, una graziosa e tranquilla cittadina del North Carolina, vive la bellissima Beth Green, insieme al figlio Ben e alla nonna Nana. Keith Clayton, ex marito della donna e appartenente ad una delle famiglie più facoltose della Contea, è un ufficiale di polizia pieno di sé e immaturo. Nel frattempo, Logan Thibault, ex marines, ha attraversato a piedi tutto il Paese, partendo dal Colorado, suo luogo di nascita, e giungendo fino ad Hampton con un unico obiettivo: scoprire chi è la donna della foto che ha trovato quando era in missione in Iraq. Da quel giorno la fotografia è diventata il suo portafortuna e forse, molto di più di questo…

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Inizio con il dire che ero curiosa di leggere uno dei romanzi tanto famosi di Sparks: non mi è dispiaciuto, anche se devo ammettere che non è il mio genere.

E’ stato comunque carino dedicare sette giorni della mia estate alla lettura di questo romanzo: volevo staccare un po’ dai fantasy e leggere un altro genere. Allora ho pensato: ma se leggo questo romanzo di Sparks che giace intatto sulla mensola da tempo immemore?Ho-cercato-il-tuo-nome

All’inizio non mi ha colpito. Per niente. Ero quasi tentata di chiuderlo e rimetterlo sulla mensola. Poi, però, è scattato qualcosa e ho iniziato ad apprezzarlo…ed è finito col piacermi!

Mi ha colpito la contrapposizione tra due uomini così diversi, Thibault e Clayton e mi hanno affascinato gli accenni alla guerra e al destino.

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Nel corso del romanzo vengono presentati due uomini dal carattere completamente opposto: forse Sparks voleva far capire, in particolare a noi donne, che bisogna fidarsi solo degli uomini “alla Logan Thibault”.

Egli, infatti, anche se un po’ taciturno, è disponibile, affettuoso, generoso, umile. E’ anche molto dHO CERCATO IL TUO NOME- Recensione dei Lettori Estintieterminato: se si prefigge di raggiungere uno scopo, alla fine lo raggiunge. Punto. Niente di più, niente di meno.

Possiede molta “tranquillità d’animo”: non si arrabbia mai, non urla e non si innervosisce. E’ una di quelle persone che ti mettono pace: ti siedi accanto a loro e ti senti sereno e rilassato. Accade come se loro trasferissero la loro pace interiore a voi che siete lì di fianco. Non so se vi è mai capitato…

Se Sparks dipinge così “l’uomo perfetto”, mette le basi anche per “l’uomo da evitare”, ovvero Keith Clayton.  Egli è il perenne bambino. E’ il tipo di uomo che deve avere sempre tutto. Non deve guadagnarsi le cose: è la vita che gliele deve.hocercatoiltuonome3-300x199

Dalla lettura del romanzo si capisce quanto sia infantile e prepotente: vuole controllare tutti e nasconde questa sua voglia di possesso dietro ad un finto “è per il tuo bene”. Se Keith Clayton fosse una persona reale, penso che lo prenderei a schiaffi!

bethParliamo della donna del romanzo: Beth. Si è innamorata dell’uomo sbagliato da ragazza e ne ha pagato le conseguenze. Era giovane e stupida. Possiamo dirlo tranquillamente. Oltre ad essere bellissima, è una mamma fantastica, perché vuole davvero bene a suo figlio e lo rispetta per quello che è, al contrario del padre, che, essendo un cerebroleso, lo vorrebbe diverso.The Lucky One

Fantastico il personaggio della nonna: troppo simpatica e vitale. Sparks forse la introduce nella storia per ricordare a tutti che bisogna seguire i consigli di chi amiamo di più, nonni o zii che siano.

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Per ultima cosa vorrei fare un omaggio a tutti i marines. Nel libro Sparks scrive:

logan marineI bar erano gremiti di ragazzi che la guardavano su schermi giganti (sottinteso la partita). Quando Thibault li sentì esultare e gridare come se il destino del mondo dipendesse dal risultato di quell’incontro, pensò ai loro coetanei di stanza in Iraq.

Questo significa che ragazzi veramente giovani sono soldati: li ammiro per il loro coraggio e per il servizio che offrono al proprio Paese. Non tutti i giovani sono dunque ad ubriacarsi nei locali, c’è chi ha ancora dei valori ed è pronto a dare la vita per questi. Non dimentichiamolo.

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E voi Lettori cosa ne pensate?


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