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Ho ucciso Napoleone – nuova pungente commedia di G. Farina

Creato il 23 marzo 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema

il giudizio di Antonio Gentile

Summary:

“Un’intera vita può mutare nell’arco di 24 ore. Qualcosa di vecchio muore, qualcosa di nuovo sta per nascere”.

La nuova commedia di Giorgia Farina dal titolo “Ho ucciso Napoleone” si presenta con una trama senza ombra di dubbio ben delineata e intensa nell’affrontare il tema molto attuale del cambiamento come condizione fallimentare, un argomento trattato in modo frequente dal nostro cinema contemporaneo e orientato verso il genere commedia-amara dal contenuto agro-dolce, di facile e leggera comprensione. G. Farina con “Ho ucciso Napoleone” è al suo secondo lungometraggio dopo la fortunata commedia noir “Amiche da morire” (2013), con il quartetto Cristiana Capotondi, Sabrina Impacciatore, Vinicio Marchioni e Claudia Gerini, che le è valsa un “Globo d’oro” per la migliore sceneggiatura (scritta con Fabio Bonifacci), e una nomination ai “David di Donatello” come “Migliore regista esordiente”. La talentuosa G. Farina con un occhio attento alla fotografia, cerca di bissare il successo cercando riconferme e dimostrando notevoli doti registiche e una spiccata predisposizione verso un nuovo modo di fare cinema, avvalendosi di generi commisti ma funzionali tra loro.

Anita (Micaela Ramazzotti) è una ragazza manager in carriera che, nell’arco di 24 ore, vede sgretolarsi davanti ai suoi occhi la sua esistenza fatta da convinzioni salde che ruotano intorno al lavoro e all’amore, infatti il suo capo, con cui ha avuto una relazione clandestina, essendo sposato con figli, la licenzia su due piedi. A rendere ancora più pesante una situazione già complessa è il fatto che Anita si ritrova anche incinta del suo amante traditore, e pertanto in modo freddo e distaccato escogita un raffinato piano per vendicarsi affinché tutto torni come prima. Non è assolutamente certo che possa riuscirci, soprattutto se entra in gioco un avvocato impacciato come Biagio, che rende più difficile la situazione. Anita, inoltre, per molti anni è cresciuta con dei genitori litigiosi che non avevano nulla in comune tra loro, fin quando non si sono separati, scoprendo l’omosessualità della madre (interpretata da Pamela Villoresi), attratta da un’altra donna. Tutti fattori determinanti nel far cercare e trovare un giusto equilibrio psichico ad Anita attraverso una nuova consapevolezza su come accettare ed affrontare la futura maternità e desiderare di crescere suo figlio nel miglior modo possibile, senza traumi.

La giovane e promettente regista affronta in modo sagace la nuova sceneggiatura per una commedia dai toni rosa, attraverso il quale emergono le responsabilità di crescita dei figli che procedono di pari passo con i fallimenti in cui si incorre nel corso della vita. Al giorno d’oggi, dove tutto è precario, le convinzioni affettive e lavorative di stabilità, che in modo apparente possono garantirci dei punti fermi da perseguire, da un momento all’altro possono manifestarsi vane ed effimere crollando. Anita la protagonista della commedia “Ho ucciso Napoleone” interpretata da una brillante e notevole Micaela Ramazzotti (di prossima uscita “Il nome del figlio” di P. Virzì), trova la giusta forza per reagire alle ingiustizie subite e desidera un equilibrio per sé e per suo figlio a cui vuole affidare un futuro migliore. Per interpretare meglio il ruolo di protagonista, l’attrice Micaela Ramazzotti ha confessato in un’intervista: “Osservo la gente per strada, soprattutto le mamme fuori dalla scuola”. La consapevole rabbia di Anita cresce così di pari passo con la creatura protetta dal suo grembo materno. “Una nuova vita sta nascendo prendendo forma in una nuova esistenza”.

Tra gli altri interpreti della commedia italiana “Ho ucciso Napoleone”, prodotta da “Bibi Film” e distribuita da “O1 Distribution”, troviamo: Iaia Forte, Milena Vucotic, Elena sofia Ricci, Adriano Giannini, Libero De Rienzo e Thony.

di Antonio Gentile per Oggialcinema.net


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