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Homeland, una terza stagione davvero folle

Creato il 16 ottobre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

ATTENZIONE SPOILER

Bella, molto bella la nuova stagione di Homeland. Chi pensava che fosse una serie soprattutto sul terrorismo, o meglio sull’antiterrorismo, dovrà definitivamente ricredersi. Sempre maggiore attenzione è infatti riservata alle psicologie dei personaggi, piuttosto che alle azioni sul campo, e nella season number 3 ciò emerge in maniera ancora più prepotente che in passato. Altroché serie sul terrorismo, il tema principale di Homeland è diventato quello della malattia mentale. La protagonista bipolare Carrie Mathison, una sempre più pazzesca Claire Danes fresca vincitrice di Emmy, ormai passa più tempo rinchiusa in qualche centro psichiatrico, anziché occuparsi di dare la caccia ai cattivoni, ma questa non è una grossa novità. Adesso però anche Dana (Morgan Saylor) si trova alle prese con problemi analoghi. Dopo aver tentato il suicidio, la teen di casa Brody ha passato un periodo rinchiusa in un centro di riabilitazione, in cui tra l’altro ha fatto conoscenza con un ragazzo, pure lui problematico. Ma perché Dana ha tentato il suicidio? Forse per quello che suo padre ha fatto, o che perlomeno è accusato di aver fatto, ovvero aver piazzato una bomba davanti alla sede della CIA?

Una scena della stagione 3 di Homeland

Claire Danes in una scena della stagione 3 di Homeland

E a proposito del padre… Bella, molto bella questa nuova stagione di Homeland, dicevamo in apertura. C’è solo una cosa che manca. C’è solo qualcuno che manca: Nicholas Brody (Damian Lewis), il protagonista maschile della serie. Dove diavolo si sarà cacciato? Dov’è riuscito a trovare rifugio l’uomo più ricercato del mondo?

Nelle prime due puntate stagionali non abbiamo ancora avuto una risposta a questa domanda. Di Brody, non c’è alcuna traccia. Una scelta molto coraggiosa da parte degli autori, che conferma la natura mutevole di questa serie sempre più imprevedibile. Allo stesso tempo, noi affezionati spettatori non possiamo non sentire la sua mancanza. In passato, Homeland ha infatti offerto il suo meglio quando Carrie e Nicholas erano in scena, meglio ancora se insieme. Il loro rapporto conflittuale e teso, la loro intesa misteriosa eppure così profonda, sono elementi fondamentali della serie.
Per supplire all’assenza, almeno momentanea, di Brody, gli autori di Homeland si sono concentrati ancora maggiormente sulla sua famiglia. Oltre a Dana, anche sua moglie Jessica (Morena Baccarin) non sta vivendo un periodo facile; l’unico che sembra incurante di tutto quanto sta accadendo è il figlioletto Chris (Jackson Pace), l’unico personaggio finora inutile della serie. Più sotto traccia, ma non del tutto assenti, sono invece partite anche le nuove vicende strettamente terroristiche. La CIA, dopo essere finita sotto attacco e aver perso molti dei suoi agenti, cercherà di recuperare credibilità come struttura che dovrebbe proteggere gli Stati Uniti. Compito arduo per il direttore Saul Berenson (Mandy Patinkin), che al suo fianco avrà una nuova analista persiana, Fara (Nazanin Boniadi). È lei il possibile personaggio rivelazione di una nuova stagione partita in maniera imprevedibile e folle. Un nuovo grande ciclo di episodi a cui sembra mancare una sola cosa: Nicholas Brody, dove sei finito?

Con il terzo episodio dovremmo finalmente saperne di più…

La terza stagione di Homeland va in onda su Fox Italia dal 14 ottobre ogni lunedì alle 21:00.


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