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Hospice per bambini: due ragazzi comaschi nel progetto

Creato il 25 maggio 2012 da Bagaidecomm @BagaideComm
HOSPICE PER BAMBINI: DUE RAGAZZI COMASCHI NEL PROGETTOSi chiamerà Earth Child House e consentirà ai bambini malati terminali di trascorrere del tempo in serenità ed immersi nella natura. Alla progettazione del primo centro Hospice per bimbi al mondo hanno partecipato due giovani comaschi: Mauro Guffanti, 23 anni di Fino Mornasco e Gianluca Gennari, 24 anni di Guanzate. Insieme a loro altri 15 studenti del Politecnico di Milano, sono andati per dieci giorni in Sardegna dove «con l’aiuto di alcuni professori abbiamo progettato questa struttura» spiega Gianluca: «totalmente ecosostenibile ed a misura di bambino». Il centro sarà a Villanova Monteleone, in provincia di Sassari e per questo centro innovativo, i futuri architetti hanno proprio pensato a tutto: «l’idea di partenza era quella di un luogo nel quale garantire ai bambini di vivere in serenità e con le cure mediche di cui necessitano, ma anche con la possibilità di avere esperienze con i coetanei, infatti» racconta Mauro: «sarà visitabile dalle scuole». «Ma abbiamo anche pensato ai genitori: c’è una sala di meditazione dove possono confortarsi, e confrontarsi ed uno psicologo sarà a loro disposizione»; le otto camere disponibili «saranno dei piccoli appartamenti dove il bambino potrà dormire con tutta la famiglia». Il progetto comprende anche «una biosfera» illustra Gianluca, «dove i bambini, che non potranno uscire dalla struttura avranno la possibilità di stare a contatto con la natura e con gli animali». Una struttura totalmente ecologica e costruita con i materiali della zona: «ad esempio il sughero farà da isolante, e si è deciso di scartare l’alluminio perché, benché riciclabile al 100%, potrebbe creare campi elettromagnetici che potrebbero nuocere al malato terminale». Inoltre «un hospice di questo tipo» raccontano i ragazzi «è indispensabile che sia accolto dalla popolazione, ecco perché sarà “auto-costruito”; in pratica qualunque volontario potrà, grazie a dei blocchi in legno che funzionano ad incastro, aiutare nella costruzione del centro stesso». E garantiscono: «quando inizierà la costruzione saremo tra i primi volontari che si presenteranno». 
Valentina Nichele
articolo pubblicato anche su La Provincia del 24/05/2012

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