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Hrand Nazariantz. Poeta armeno esule in Puglia

Creato il 14 settembre 2015 da Cultura Salentina

Hrand Nazariantz. Poeta armeno esule in Puglia

14 settembre 2015 di Redazione

di Lucio Causo

poet

Nel capoluogo pugliese sono state elevate strutture ecclesiastiche alla presenza di autorevoli personalità di rito orientale, della Chiesa Cristiana che si è resa autonoma sin dal IV secolo.

Non sono stati ricordati i grandi personaggi armeni che nella nostra Regione, la Puglia, hanno lasciato la loro impronta di solidarietà oltre che di cultura con il loro nucleo di esuli, facendo rilevare a noi tutti la loro poesia e la letteratura del loro popolo, nutrite di tradizioni e di solidarismi incancellabili.

PUGLIA”, il quotidiano di vita regionale, del 2 febbraio 1988, rammenta i “Profili, Ricordi e Storia” di frammenti poetici a firma di Don Pedro, il quale dà notizia che Domenico Cantatore, seguito da Michele De Giosa, Gino Baglivo, Mino Colonna, da P. A. Gallein e da Margit Von Szitanj, hanno eseguito“ritratti”, oltre agli scritti di Giuseppe Mastrolonardo, Pasquale Sorrenti e della sua consorte Mariella Angeloro, per Hrand Nazariantz.

Nazariantz, nato in Armenia nel 1886, ha creduto di cancellare tutte le sue malinconie occupandosi con affettuosa e fattiva solidarietà dei suoi compatrioti confluiti in Puglia, particolarmente sin dal 1947, anno in cui Alcide De Gasperi dispose il censimento degli stranieri in Italia, in collaborazione con le nostre autorità, dopo la cessazione delle ostilità.

Nazariantz, dopo la sua morte, avvenuta nel 1962, è stato accolto in un loculo del Cimitero di Bari. La sua visione poetica di grande poeta armeno, imbevuta di versi nobili e solenni ha offerto splendore alla letteratura del nostro continente con teorie secolari che si sono susseguite parallelamente a quelle bizantine.

Nazariantz nel 1902 ha studiato a Londra per completare le scuole superiori, poi è passato a Parigi per iscriversi alla Sorbona. Incomincia a scrivere le sue prime poesie e raccoglie i suoi versi ne I sogni crocifissi. Nel 1907 si trasferisce in Turchia per lavorare ed impegnarsi nell’attività pubblicistica e letteraria. A partire dal 1911 corrisponde epistolarmente con Filippo Tommaso Marinetti, Gian Pietro Lucini, Libero Altomare e si dedica alla traduzione di poesie italiane. Nel 1913 è costretto a lasciare la sua terra a causa del tracollo finanziario della politica armena. Nella primavera dello stesso anno, si sposa con la ballerina di Casamassima, Maddalena De Cosmis, e si trasferisce in Italia, recandosi a Bari in qualità di esule.

Pasquale Sorrenti ha scritto sul poeta armeno un libro, con le Edizioni Levante, perché rimanesse un suo ricordo e venisse riproposto ai vecchi letterati locali, alle nostre popolazioni, a chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.

Hrand Nazariantz era nato nel 1886 nel distretto asiatico di Costantinopoli. Scrittore, poeta e giornalista armeno, nel 1913 fu costretto a lasciare la sua terra a causa della politica anti-armena che caratterizzò gli ultimi anni dell’Impero Ottomano. Si trasferì esule in Puglia dove fu naturalizzato italiano. Nella primavera dello stesso anno si recò a Bari ed in alcune città della sua provincia che lui amò molto. Intellettuale  di grande spessore fu molto attivo nella cultura italiana ed europea. Morì nel 1962 in condizioni di quasi indigenza. Attualmente riposa nella Necropoli di Bari in un loculo quasi anonimo che reca soltanto l’indicazione del nome le date di nascita e di morte e la definizione di “Poeta”.


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