Hua Hin e il Kitesurfing, acrobazie ad alta velocità!

Che meraviglia vedere così tante vele stagliarsi contro il blu del cielo! Quasi a fatica trattenute sulle onde del mare dalle esili funi a cui sono appesi come buratti gl'instancabili atleti, le vele sembrano danzare allegramente come a voler promuovere questa disciplina per certi versi così nuova, il Kitesurfing.

Di certo Hua Hin non è famosa per le sua acque cristalline o per i suoi fondali rocciosi dove fare snorkeling. A dire il vero, chi arriva qui immaginandosi una spiaggia tropicale dove l'acqua azzurra di s'infrange sulla sabbia bianca potrebbe restare deluso dal colore dell'acqua spesso poco invitante: il fondale sabbioso, quasi sempre mosso per il vento e le forti correnti, consente una visibilità praticamente pari a zero per la maggior parte dell'anno. Eppure Hua Hin è una delle località balneari più famose della Thailandia. Ma a Hua Hin ci si va per rilassarsi non per immergersi, questo sia ben chiaro!

Indubbiamente perfetta per le famiglie, Hua Hin ha chilometri di spiaggia dove passeggiare e onde con cui giocare e la sera mercati e ristoranti sono un tripudio di pesce e frutti di mare da mangiare freschi semplicemente grigliati o con salse piccanti da stordire le papille gustative per una settimana.

Fino a qualche anno fa il massimo dell'avventura era andare a vedere le vigne delle colline dell'entroterra o fare una passeggiata a cavallo sulla spiaggia. Oggi a vigne e cavalli sembra si preferiscano le vele.

Non che non ci siano ancora oggi decine e decine di fantini pronti ad offrire il proprio destriero ad aspiranti cavalieri desiderosi di sfrecciare sulla lunghissima spiaggia di Hua Hin. E la produzione di vino - ma a considerarlo tale ci vuole un bel coraggio - pare pure aumentata insieme a quella della mozzarella del caseificio Del Casaro. Per non parlare del numero di cavalli che inevitabilmente lasciano qualche “ricordino” qua e là sulla sabbia.

Noto anche come kitebording o kitesurf, il kitesurfing è uno sport acquatico relativamente recente, nato nel ‘99 come variante del surf e oggi così diffuso soprattutto sulle spiagge dove non manca mai il vento. Ovviamente il litorale di Cha Ham - Hua Hin sembra fatto apposta per farsi trascianare dal “kite” - che a dirla tutta visto da lontano sembra più un paracadute che un aquilone, ma si sà che gli inglesi hanno poca fantasia con i nomi.

I cavalli sembrano finalmente aver trovato un degno sostituto a chi da queste parti ci viene apposta per assaporare il gusto della libertà che lo sfrecciare sulla lunghissima spiaggia può regalare. Le vele sono decisamente più rapide dei poveri quadrupedi sfiancati dal caldo e dalla salsedine.

Il video qui sotto fa capire quante vele ci fossero in cielo

Trovare un scuola di "kite” e un posto dove noleggiare l'attrezzatura è facilissimo. Da queste parti pare che il vento non manchi mai e con esso ovviamente le onde per fare acrobazie davvero impressionanti. Una vela arquata, controllata da una “barra” collegata a 4 o 5 cavi lunghi quasi 30 metri e una tavola è tutto quello che serve, oltre ovviamente a nozioni teoriche e tanta pratica.

Planare sull'acqua, ecco cosa fanno tutte queste persone. Si lasciano sollevare dal vento e ricadere delicatamente sulle onde come se cercassero di non disturbare i pesci.

E neanche fosse un a caso una delle scuole più importanti della Thailandia per questo sport ha una sede proprio a Hua Hin, non lontano dall'Hilton. Trovare il KiteboardingAsia è facilissimo e con il sito internet è possibile anche prenotare in anticipo la lezione.

Il costo è di circa 4.000 baht per una giornata o di 11 mila per 3 giorni di corso. Non economicissimo ma dicono che non sia difficile imparare e poi basta eventalmente noleggiare l'attrezzatura (attrezzatura completa disponibile per 4000 baht al giorno.

Voi avete mai provato? Io fra il parasailing e il kitesurfing credo di preferire l'idea di essere io a controllare la vela e non essere trascnato da un motoscafo. Chissà che un giorno non mi decida a prendere il volo senza salire su un aeroplano!

Se Dio avesse voluto che l'uomo volasse, l'avrebbe fatto nascere con un biglietto.
Mel Brooks