Siamo fatti della stessa materia di cui s'intessono i sogni, / e i sogni sollevano le palpebre / come i piccoli bambini sotto i ciliegi, / dalla cui corona il suo cammino oro pallido / la luna piena inizia attraverso la grande notte [...] E tre cose sono una: un uomo, un oggetto, un sogno.
Gran parte degli uomini non vive nella vita, ma in una pura apparenza, in una sorta di algebra dove nulla è e tutto soltanto significa.
Io vorrei sentire forte l'essere di tutte le cose, vorrei stare immerso nell'essere, nel vero e profondo significato di tutte le cose.
L'intero universo infatti è colmo di significato, è senso divenuto forma. L'altezza delle montagne, la vastità del mare, l'oscurità della notte, il modo in cui guardano i cavalli, il modo in cui sono fatte le nostre mani, il modo in cui profumano i garofani, il modo in cui il terreno si dispiega in colli e vallate, o in dune oppure in scogli severi, il modo in cui appare una regione vista da una montagna, e la sensazione che si prova quando in un giorno molto caldo si cammina sul selciato umido nel fresco androne di una casa, o quando si mangia un gelato.
In tutte le innumerevoli cose della vita, in ogni singola cosa e in modo imparagonabile, è espresso qualcosa che non si lascia riprodurre per mezzo delle parole, ma che parla alle nostre anime.
L'intero mondo è allora un discorso fatto alla nostra anima da ciò che è incomprensibile, oppure è un discorso della nostra anima a sé stessa".
Hugo von Hofmannsthal.
Dipinto dell'artista catalano Joseph Segui
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)