Humandroid

Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale tra Action, riflessioni filosofiche e salvataggio di coscienza.

Titolo: Humandroid
Regia: Neill Blomkamp
Cast: Dev Patel, Hugh Jackman, Sigourney Weaver
Protagonisti: Robot, Scienziati
Materia: Fantascienza, Ricerca Scientifica
Energia: Sopravvivenza
Spazio: Sud Africa
Tempo: Futuro

In Sud Africa l’escalation di violenza porta a sperimentare con successo dei droidi robot autonomi come supporto alle forze dell’ordine, in breve la violenza si azzera.
Il loro inventore però sta cercando di andare oltre, vuole creare la vera l’intelligenza artificiale, un robot intelligente come e più di un uomo che possa imparare provare sentimenti e giudicare l’arte.
La multinazionale per cui lavora non vuole certo produrre robot incontrollabili e non gli da il permesso di portare avanti le sue ricerche, cosi prende un robot in rottamazione con 5 giorni di autonomia per provare la nuova I.A., ma prima di riuscire a provarlo viene rapito insieme a Chappie, il Robot intelligente, da dei criminali che scoperto il suo piano decidono di tenersi Chappie e farne un supercriminale.
La nuova I.A. è vergine e come un bambino deve imparare, gli stessi criminali che vorrebbelo prasmarlo non riescono a controllarlo, a fatica lo fanno crescere mentalmete tra loro, trasmettendo comunque dei valori umani.
Ben presto Chappie conscio della sua prossima morte cercherà il modo di trasferire la sua coscienza su un’altro corpo-robot.

Più che la nascita dell’Intelligenza Artificiale il film tratta la coscienza e la possibilità di salvarla e copiarla in un’altro corpo ospite.
Intrigante, insinua nello spettatore mille domande non affrontandone nemmeno una, portandoci ad un finale affrettato.
Comunque un film che non ci deluderà.

Voto Finale: Accettabile

Frase del film: Forse lui è più di uno stupido robot che spara alla gente.