Magazine Cultura

I 10 pezzi che ascolterei, continuamente

Creato il 12 novembre 2011 da Matteocarrera

Senza particolari motivazioni questa lista, quasi casuale, riguarda quelle canzoni che quando si incontrano nel random si è sempre felici di ascoltare. Riguarda quelle canzoni che non smetteresti mai di ascoltare, in pieno loop, anche di seguito, per ore. Non so bene perchè. Sono diverse le une con le altre, ma sono dei pezzoni. Le raccolgo qui, in ordine sparso, buon ascolto.

The wizard / Uriah Heep: l’intro è di quelli che non si dimenticano, evocativo e caratteristico. La canzone, abbastanza breve, è perfetta nella sua struttura. Il testo, stupendo. E’ stata la prima canzone, di questo genere, di quelle che continueresti ad ascoltare, che ho ascoltato. La prima volta ho ripetuto l’ascolto per circa dieci volte consecutive, estasiato.

Buffalo Bill / Francesco De Gregori: non si può non amare un testo come quello di Buffalo Bill. Se avessi potuto scegliere tra la vita e la morte, tra la vita e la morte avrei scelto l’America. E’ vero, musicalmente non è nulla di ché, ma il testo, il testo è qualcosa di spettacolare. Ognuno di noi, credo, vorrebbe potere una volta firmare, con il proprio nome firmare, e il proprio nome è Buffalo Bill.

Cupe vampe / C.S.I.: pezzo spettacolare, intro da brividi. Ho inziato a scoprire Giovanni Lindo e compagni attraverso questo pezzo, il primo che abbia ascoltato attentamente. Adoro i testi dei C.S.I., e questo è uno degli esempi stilistici che preferisco. Musica e parole sono intense, epiche, tragiche. Ci fotte la guerra che armi non ha, ci fotte la pace che ammazza qua e là.

Candy’s room / Bruce Springsteen: una batteria travolgente, trascinante e irrefrenabile accompagna il pezzo. L’assolo di chitarra è da brivido, entusiasma ed esalta. Il Boss è anche questo pezzo, sempre velato di tristezza, sempre incredibilmente rabbioso ed energico, eppure così speranzoso. La si sente, sempre, in ogni sua canzone, quella speranza macchiata di disillusione. Da brividi, ogni volta

Nightingale-December song / Sunset Rubdown: ho scoperto questo album -Dragonslayer- quasi per caso, e me ne sono innamorato. Il brano in questione mi piace quasi inconsciamente. Ha qualcosa che mi smuove, dentro, ogni volta. Sarà il ritmo, sarà il tono alto e aulico, ma non riesco a star fermo e a resistergli.

Precious things / Tori Amos: ho già parlato di questo brano. Dico solo che ogni volta mi commuovo. Ha una forza indescrivibile, crea un coinvolgimento emotivo da panico. La cara buona vecchia Tori, tornasse a fare di questi pezzi! Fatico a parlare di questa canzone, basta seguire la tensione del pianoforte, la tensione che crea, e gli spazi che si aprono in occasione del ritornello, per capire quello che intendo.

Suggestionabili / Paolo Benvegnù: intimo, un flusso di coscienza avvolgente e pungente si snoda a volte contorto e a volte lucidissimo lungo tutto il testo della canzone. Un testo di un’imbarazzante bellezza, ben accompagnato dalla musica. Una di quelle canzoni che ogni volta ti soprende per una frase che fa particolarmente al caso tuo, in ogni momento della tua giornata o della tua vita. Io sono l’ultima cosa che mi rimane, sarò la prima cosa che avrò.

Bullets / Archive: un grandissimo album -Controlling Crowds- un grandissimo pezzo, questo. Trip-hop si direbbe. Ma è anche qualcosa di più: un pezzo riuscitissimo, di quelli che capitano poche volte in carriera. Perfetto per atmosfera, ritmo, melodia. Coinvolgente e bellissimo.

Amor vincit omnia / Pure Reason Revolution: dall’album omonimo l’ultima traccia è questa. Un’atmosfera metallica e dolcissima circonda la prima parte del brano, per lasciare spazio poi alla travolgente sequenza di amor vincit omnia. Lirica e coinvolgente la canzone non lascia indifferenti.

I want to be well / Sufjan Stevens: non poteva mancare il genio. Un brano fantastico, unico, come solo lui sa scriverne. C’è tutto, o quasi, il Sufjan di oggi che amo, dal falsetto, ai ritmi e alle melodie uniche nel suo genere, che è tutto suo. Un brano da ballare, da godere e sentire. I want to be well, I want to be well, I want to be well…, e che sia di buon auspicio per tutti.

I 10 pezzi che ascolterei, continuamente



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :