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I 57 giorni di Paolo Borsellino nel film tv con Luca Zingaretti su Rai1: “Abbiamo bisogno di esempi positivi come lui”

Creato il 22 maggio 2012 da Iltelevisionario

I 57 giorni di Paolo Borsellino nel film tv con Luca Zingaretti su Rai1: “Abbiamo bisogno di esempi positivi come lui”

Stasera Rai1 presenta il film tv Paolo Borsellino – I 57 giorni diretto da Alberto Negrin. L’attore Luca Zingaretti dà volto e corpo al giudice palermitano in quei 57 giorni che lo separano dall’uccisione di Falcone, giorni in cui intuisce la sua fine e fa i conti con la propria vita. 57 giorni in cui Borsellino è impegnato in un lavoro massacrante, quasi una corsa contro il tempo, ma in cui cerca ugualmente di vivere fino in fondo tutti gli affetti familiari, dalla moglie Agnese ai tre figli, Fiammetta, Lucia e Manfredi. Poi, nel pomeriggio di una domenica di luglio, l’esplosione di via d’Amelio. Zingaretti, in un’intervista al settimanale Panorama, ha dichiarato che Borsellino “è un personaggio a cui avvicinarsi con grande rispetto. In periodi come quelli che stiamo vivendo, abbiamo bisogno di esempi positivi come lui è stato. Spero che, guardando il film, soprattutto i giovani siano stimolati a pensare con la propria testa perché solo cosi si può diventare cittadini di uno Stato e aiutarlo ad avere consapevolezza del proprio ruolo. Per me questa fiction è stata un’eperienza umana di grandissimo valore”.

Per interpretare Borsellino, Zingaretti si è sottoposto a lunghe e impegnative  sedute di trucco in modo da assumere le sembianze di un uomo deluso e affranto per i tanti tradimenti, per la morte dell’amico e di molti suoi colleghi: “Mi sono sottoposto a lunghe sedute di trucco che hanno reso la somiglianza con Borsellino davvero impressionante, come vedranno i telespettatori. Ma non è questo il punto. Sono andato a trovare la famiglia di Borsellino e pensavo di trovare atmosfere affrante. Invece la moglie è una persona dolcissima che mi ha confessato con un sorriso di essere ancora molto innamorata del marito. Lui si è sempre esposto molto, e lo ha fatto con amore sincero verso il suo lavoro e verso la famiglia, mi ha detto la signora Borsellino”. L’attore ha anche rivelato: “Quando mi hanno proposto di impersonare Borsellino ho fatto letteralmente salti di gioia. Sono da sempre un appassionato di storia italiana, e già da tempo stavo studiando proprio il periodo critico che va dalla morte di Falcone a quella di Borsellino. Pensi che proprio il giorno in cui abbiamo iniziato le riprese sono state riaperte le indagini della Procura sulla strage”.

Nel cast del film, Lorenza Indovina (Agnese Borsellino), Enrico Ianniello (Antonio Ingroia), Davide Giordano (Manfredi Borsellino), Rori Quattrocchi (la madre di Borsellino) e Andrea Tidona (Giammanco). Le musiche di Ennio Morricone sottolineano le immagini drammatiche ma anche più intime e autentiche del film, coprodotto da Rai Fiction e Compagnia Leone Cinematografica. Molti dei luoghi in cui è stato ambientato il film sono gli stessi in cui aveva agito Borsellino: il Palazzo di Giustizia di Palermo (è la prima volta che viene fatta entrare una troupe cinematografica), via Cilea (dove abitava il giudice e tuttora abita la famiglia), la barberia (quella dove si trovava Borsellino nel momento dell’esplosione sull’autostrada Punta Raisi-Palermo) e la chiesa nella quale, spessissimo, si recava. “A questo punto – ha dichiarato il regista Alberto Negrin – l’unico giudice di cui temo la sentenza è la famiglia di Paolo Borsellino, una famiglia che ci ha aiutati in ogni modo e che spero possa essere ricompensata da questo nostro omaggio alla memoria di un marito e di un padre assolutamente esemplari, perché fino al suo ultimo istante ha dimostrato di essere anche un giudice e un funzionario dello Stato pronto a perdere anche la vita pur di compiere il proprio dovere”.

Intanto Rai3 ha espresso la propria soddisfazione per gli ascolti della serata di ieri interamente dedicata al ventennale delle stragi mafiose di Capaci e di Via D’Amelio. “Ascolti che sottolineano la grande forza di proposta e di contenuti di servizio pubblico della rete” si legge nella nota diffusa dalla rete. Infatti 1 milione 992 mila telespettatori pari al 6.74% di share hanno seguito alle 21.10 il toccante documentario di Felice Cavallaro Ho vinto io con Rosaria Schifani mentre alle 22.10 il programma di Carlo Lucarelli Il segreto di Paolo Borsellino è stato seguito da 2 milioni 23 mila telespettatori (8.97%).


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