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I bambini e le lingue: perché non dalla nascita?

Da Acsylvya @mammemacerata

Un nuovo intervento della nostra Magic Teacher, Mascia Calcich, referente marchigiana del progetto Nascere e Crescere Bilingui, Hocus & Lotus.

Continuo ancora a sentire questi commenti: “mio figlio è troppo piccolo” “…non parla ancora l’italiano” “…si confonde..” “una alla volta per carità…” La ricerca e le neuroscienze sono per fortuna sempre al lavoro e dimostrano continuamente quanto sia importante avvicinare i bambini all’apprendimento di più lingue in tenera età chiarendo e specificando quanto alte siano le potenzialità naturali e spontanee del loro cervello.
Nessuna forzatura quindi, nessuna pretesa, nessun accanimento… solo stimoli naturali e spontanei che i bambini sono pronti a cogliere e sviluppare.

I bambini e le lingue: perché non dalla nascita?

Sappiamo già che i bambini tra gli 0 e massimo 7/8 anni sono dei piccoli geni, poi c’è un declino sistematico.

Da uno studio dell’Università di Washington condotto da Patricia Kuhl, direttrice dell’Insitute for Learning & Brain Sciences è emerso che nel grembo materno il feto incomincia ad imparare la lingua che parlerà da grande.

I piccoli infatti hanno la capacità di imparare e ricordare i suoni elementari della lingua parlata dalla madre nelle ultime dieci settimane di gestazione. I bambini sarebbero in grado anche a poche ore di vita di distinguere alcuni dei suoni della loro lingua madre.

La ricerca ha inoltre dimostrato che i bimbi nati da poche ore sono in grado di distinguere i suoni di una lingua sconosciuta da quelli appartenenti a quella nativa.

Come afferma la Kuhl, “i bambini piccoli in tutto il mondo sono cittadini del mondo; possono distinguere tutti i suoni di tutte le lingue, non importa quale paese stiamo testando e quale lingua stiamo usando. Questo è notevole perché voi ed io non ci riusciamo. Siamo uditori legati ad una cultura. Possiamo distinguere i suoni della nostra stessa lingua, ma non quelli delle lingue straniere. Nasce quindi la domanda: quando questi cittadini del mondo si trasformano in uditori legati ad una cultura? La risposta è: prima di compiere un anno.”

Questa è l’Apertura Celestiale, quel periodo di tempo in cui i bambini possono imparare o almeno organizzare tutte le lingue del mondo. Prima dell’anno, i quindi i bambini sanno organizzare i suoni, capire le differenze tra una lingua e l’altra, comprendere, di fatto, cosa stiamo loro dicendo.

Strabiliante!

Un’altra affermazione importante dello studio è che “Ci vuole un essere umano per far si che i bambini facciano delle statistiche. La parte ‘sociale’ del cervello prende il controllo quando i bambini fanno le loro statistiche.”, iniziano cioè ad organizzare e fare propria la lingua. Ci vuole quindi l’adulto per far si che il bambino ascolti la lingua, la comprenda, la interiorizzi, la utilizzi.

Per gli scienziati i bambini sono i migliori allievi e scoprire come assorbono le informazioni potrebbe far luce sull’apprendimento durante tutto l’arco della vita. “Vogliamo arrivare a scoprire qual è la magia che scatta nella prima infanzia, quando i piccoli sono come spugne. Una magia che sparisce in età adulta. Si tratta di un potenziale che non possiamo sprecare”, afferma Patricia Kuhl. Unico consiglio per le mamme da parte di ricercatori: parlare ai bambini non solo dai primi mesi di vita, ma anche quando sono nel pancione.

Ecco perché il programma educativo linguistico, sviluppato dalla Prof. Traute Taeschner, ordinario di Psicologia dello Sviluppo del Linguaggio e della Comunicazione alla Sapienza di Roma, è l’unico ad essere vincente.

Il Modello Psicolinguistico del Format Narrativo infatti, viene utilizzato per l’apprendimento delle lingue già in età prescolare, dai 0 agli 11 anni.

L’approccio del tutto naturale e di massima condivisione emotiva con l’interlocutore, ne fa un percorso di apprendimento spontaneo, unico e duraturo.

Fondamentale in questo modello, conosciuta anche come “Le Avventure di Hocus&Lotus” è :

il coinvolgimento del genitore, sia nei corsi per soli bambini che nei corsi in versione Playgroups

il coinvolgimento di famiglia e educatori nei progetti di bilinguismo con Hocus&Lotus nei Nidi e delle Scuole d’Infanzia.

Per approfondire l’argomento, Vi suggerisco i seguenti links:

http://www.hocus-lotus.edu/ricerca-scientifica.asp

http://www.hocus-lotus.edu/metodo-apprendimento-lingue.asp

https://www.ted.com/talks/patricia_kuhl_the_linguistic_genius_of_babies?language=it e la relativa trascrizione in lingua italiana:  (https://www.ted.com/talks/patricia_kuhl_the_linguistic_genius_of_babies/transcript?language=it)

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I bambini e le lingue: perché non dalla nascita?

Mascia Calcich – tel. 3924913325

Interprete e Traduttrice, Esperta in Glottodidattica Infantile, Insegnante Magica Certificata e Abilitata al Metodo delle Avventure di Hocus&Lotus, Consulente per progetti di Bilinguismo infantile e adulto in ambito personale, famigliare, sociale, scolastico e professionale

 www.masciacalcich.com
Pagina facebook: Diventare & Crescere Bilingui 

[email protected]

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