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I boiardi dei sindacati

Creato il 18 giugno 2014 da Oirpina
Rispondo alla lettera di Antonio Parisi su Varese News in data 15/6– Giornalai e giornalisti - (http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/giornalai-e-giornalisti-290884.html) per il suo disappunto alla mia lettera del 14/6, dal titolo – Sindacalisti e parlamentari – (http://www.opinioneirpina.it/articoli-politica/49335-sindacalisti-e-parlamentari) facendogli presente che, come lui dice, anche se “in tutte le democrazie occidentali e soprattutto in Nord Europa tanti sindacalisti sono entrati in politica diventando ottimi ministri …..” nel nostro Paese non è così, perché i sindacalisti italiani entrano in politica ma non sono OTTIMI politici. Nessuno mette in dubbio che “i sindacalisti conoscano bene il mondo del lavoro, le dinamiche salariali, la sicurezza e quindi la loro competenza è un valore aggiunto per la politica”, ma una volta effettuato il salto della quaglia quella competenza viene espressa soltanto a proprio beneficio. La invito a leggere l’inchiesta pubblicata dal Corriere della Sera nel lontano 24.2.1997 (http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/24/BOIARDI_DEI_SINDACATI_co_0_97022410840.shtml) dal titolo I BOIARDI DEI SINDACATI: “La lottizzazione e il consociativismo coinvolgono i vertici di CGIL, CISL e UIL. I boiardi dei sindacati difendendo i lavoratori fanno carriera. Diventano parlamentari, superburocrati, dirigenti d’azienda o di enti pubblici. E tutelano soprattutto se stessi (vedi dallo scandalo di affittopoli alle pensioni d’oro)”. E come tutti sappiamo non è cambiato nulla da allora sino ad oggi e quindi questi signori per conto mio non meritano alcuna difesa. Sig. Parisi si ricordi che anche da sindacalisti, di qualsiasi sigla, non hanno mai mosso un dito quando venivano a conoscenza di proposte di leggi o decreti con i quali i “bravi” parlamentari si assegnavano quei munifici privilegi, roba da indire uno sciopero nazionale e invece … E cosa hanno fatto quando si sono seduti sugli stessi scranni ? Hanno preso e mantenuto stretti quei privilegi. Se le risulta che qualcuno di questi signori abbia presentato una proposta di legge per abrogare certi scandalosi privilegi lo dica. Lo stesso vale per coloro che sono diventati europarlamentari, presidenti di regione o consiglieri regionali. Credo che non sia il caso di fare nomi. Concludo facendole presente che non sono un giornalista e tanto meno un giornalaio (senza offendere la categoria), ma esprimo le mie impressioni sulla scorta della mia esperienza lavorativa e per i miei capelli bianchi. E a proposito di giornalisti Le dico che se Stella, Rizzo, Giordano ed altri del loro calibro dovessero passare alla politica sarei ben felice per le tante battaglie che hanno condotto contro le varie “caste”, ma se poi dovessero adeguarsi al sistema non avrei remore a biasimarli e condannarli. Ringrazio per l’attenzione. Martino Pirone

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