Magazine Formazione / Istruzione

I bravi leader fanno crescere le persone

Da Alessandro Vella @alevella

Leader

“La credibilità di un leader inizia con il successo personale e finisce con la promozione del successo altrui”

Credo che uno degli ostacoli più pericolosi per alcuni leader è il loro egoismo, sono focalizzati nel non perdere il podio del più bravo e così schiacciano i talenti delle persone che hanno intorno.
Lo stile di gestione utilizzato è la “dominazione”: far sentire il collaboratore incapace senza la presenza del leader, creando così una sorta di dipendenza psicologica.
Una frase ricorrente è: “Se ti allontani fallirai…”.
L’approccio è gerarchico, usano la loro autorità per convincere i collaboratori a fare una determinata cosa, mettono una distanza tra sé e gli altri. E’ come se dicessero: “Io sto in alto e voi state in basso. Perciò fate quello che vi ordino di fare”. Un atteggiamento di questo tipo umilia alcuni collaboratori, li indispone e crea una frattura con gli altri leader del gruppo. I leader gerarchici sono spesso soli.

I grandi leader, invece, si comportano come “guide” turistiche: conoscono bene il territorio perché ci sono già stati e fanno del loro meglio per rendere il viaggio piacevole e stimolante per tutti.
I bravi leader fanno crescere le persone!
Una frase ricorrente è: “Ti insegno a salire in cima alla vetta così che tu possa fare lo stesso con altre persone che verranno…”.
L’approccio è relazionale, si interessano e prendono cura della crescita dei collaboratori, conoscono le loro esigenze, i loro sogni, ciò che fa loro battere il cuore. Non hanno dipendenti, ma compagni di squadra.

Quando un leader dice cosa fare senza essere il primo a dare l’esempio, di fatto sta facendo il “capo”. Il capo dice: “Andate”. E’ bravissimo nel dare consigli su ciò che non conosce o che non applica se non a chiacchiere.
Il vero leader dice: “Andiamo”. Il suo obiettivo è portare i collaboratori in cima alla vetta. Sa bene quanto essere il primo della cordata e quando l’ultimo. Essere dietro consente di avere una visione di tutto il gruppo e guidarlo passo dopo passo. Nei tratti più pericolosi è il primo a passare e poi tendere la mano.

Il più delle volte i leader non stanno al vertice.
Sono costantemente in movimento. A volte scendono dalla montagna per trovare nuovi leader potenziali. Altre, tentano di scalarla con un gruppo di persone. I migliori dedicano gran parte del proprio tempo mettendosi al servizio di altri leader e cercando di portarli in alto.

“Un grande leader non si pone mai al di sopra dei suoi seguaci, se non nel farsi carico delle responsabilità”. (Jules Ormont)

#BusinessinPillole



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