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I caffè letterari da Parigi a Milano in mostra all’Institut Francais

Da Lilimadeleine
I caffè letterari da Parigi a Milano in mostra all’Institut Francais

Solo al sentir nominare caffè letterari la mente corre ad altri tempi, quelli degli anni Trenta a Parigi, quando ai tavoli del Café Flore o Les Deux Magots si radunavano scrittori e pittori che avrebbero cambiato il mondo.

Erano i tempi di Hemingway e del salotto di Gertrude Stein (leggete ' Festa Mobile' per entrare in quell'atmosfera oppure ' I biscotti di Baudelaire' di cui vi ho parlato in questo articolo), dove tra gli altri si incontravano anche Picasso, Matisse, Ezra Pound e svariati altri nomi.

Ma anche a Milano c'erano caffè letterari, il Bar Jamaica in Brera su tutti, così vicino all'Accademia e ribattezzato presto il bar degli artisti per via dei suoi avventori: Piero Manzoni, Lucio Fontana, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Ugo Mulas, Mario Dondero.

Persino Allen Ginsberg finì qui negli anni Settanta e sempre qui nacque anche la prima scuola per sommelier d'Italia, in collaborazione con Gualtiero Marchesi.

In moltissime altre città c'erano locali che avevano la forza di calamitare a sé generazioni di artisti (date un'occhiata anche ai ristoranti a tema letterario nel mondo). Non so da cosa dipenda questa capacità d'attrazione, ma i caffè letterari hanno sicuramente svolto un ruolo fondamentale per la cultura.

Ora una mostra organizzata all' Institut Francais di Milano ( c.so Magenta 63) celebra proprio quei ricettacoli di caffè, bevute e idee geniali. ' Les cafés littéraires, de Paris à Milan' è il titolo dell'esposizione, visitabile fino al 17 dicembre.

La mostra presenta lavori di artisti ispirati ai caffé letterari di ieri, oggi e domani: l'ingresso è libero e gli orari sono da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19.

Se poi volete proseguire, questo è l'elenco delle caffetterie migliori del mondo secondo il Telegraph.

I caffè letterari da Parigi a Milano in mostra all’Institut Francais

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