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I Carabinieri demansionano il "capitano Ultimo": la solidarietà del generale GdF Rapetto e del presidente dei "Finanzieri democratici"

Creato il 02 settembre 2015 da Gaetano61
 
É di una decina di giorni fa la notizia che il colonnello dei CarabinieriSergio De Caprio - meglio noto con il nome di "capitano Ultimo" - sia stato di fatto demansionato dai vertici dell'Arma, la quale,  nell'ambito di una riforma della catena di comando del Noe (Nucleo operativo ecologico), non riconosce più alla casella occupata in questo momento dallo stesso De Caprio, quella di vicecomandante, le funzioni di polizia giudiziaria. L'interessato ha espresso la sua amarezza con una lettera ai suoi dipendenti (l'intera vicenda è qui sintentizzata da Il Fatto Quotidiano). Qui, basta solo ricordare che il nome di De Caprio è associato alle più importanti indagini svolte dai Carabinieri negli ultimi vent'anni, dalla cattura di Toto Riina nel 1993, all'inchiesta su Cpl Concordia. Sulla vicenda del "capitano Ultimo", il generale in congedo della Gdf, Umberto Rapetto, ha inviato una lettera aperta (pubblicata dal settimanale Panorama) al suo ex collega di collegio militare. Con queste parole, tra le altre, Rapetto si rivolge a De Caprio: 
«La tua vicenda è l'ennesima mortificazione per il senso civico collettivo. Nel frattempo, i soliti continueranno ad esser premiati con galloni e onorificenze per la loro supina sudditanza, perché - come si legge nelle note caratteristiche degli ufficiali delle Forze armate - "fedeli esecutori di ordini"». (Qui per leggere l'intera lettera).
Sul caso De Caprio, pubblico di seguito un commento di Lorenzo Lorusso, presidente del Movimento dei Finanzieri democratici
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L'uomo che ha catturato Riina è stato demansionato per aver fatto il suo dovere?Tutto questo mentre a Roma, sugli edifici pubblici, mancava solo la bandiera a mezz'asta per suggellare una totale inerzia da parte delle istituzioni contro il potere mafioso.L'autorevole intervento del Generale Umberto Rapetto. 
Ha catturato il super boss Totò Riina ma per lo Stato italiano non è sufficiente, ora lo ha silurato, declassato! Lo stesso Stato, lo stesso Governo, che ha consentito a Roma di celebrare in pompa magna i funerali del mafioso Casamonica, in un'atmosfera di pessimo gusto e da presa in giro per tutte le istituzioni, una messa funebre che ha fatto il giro del mondo ed è stata oggetto di un articolo sul mitico The New York Times. Qualcuno ha ironicamente commentato che mancava solo la bandiera a mezz'asta sugli edifici pubblici   
Il Colonnello "Ultimo", ovvero Sergio De Caprio, da quanto emerge dalle cronache giornalistiche pare che sia stato rimosso dall'incarico per avere fatto il suo dovere, ovvero, nell'ambito delle indagini a lui delegate, quindi in pieno diritto e secondo la legge, avrebbe intercettato le ridicole conversazioni, avvenute in una osteria, tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il generale Michele Adinolfi.
In queste ultime ore è apparso sugli organi di stampa l'autorevole intervento del Generale Umberto Rapetto, che mette in luce le discrepanze, gli opinabili atteggiamenti dei vertici militari e di chi rappresenta in questo momento le istituzioni italiane.
Persino l'attore romano Gigi Proietti interviene criticamente sui gravissimi fatti dei quali è involontaria protagonista la città di Roma. Ecco cosa scrive Proietti: 
«Roma? Sta succedendo di tutto. Lo stato d'animo di un romano che assiste, io, ad esempio, senza retorica e innamorato della mia città, è uno solo: lo sconcerto. Che altro si può provare? Nel giro di pochi giorni abbiamo visto i funerali di Casamonica, che hanno fatto il giro del mondo, la relazione di Alfano in Parlamento e i poteri straordinari a Gabrielli. Che significano, in pratica, la messa sotto tutela del sindaco Marino. Il quale, peraltro, sta in vacanza». 
Lorenzo Lorusso - presidente dei Finanzieri Democratici
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