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I colori dell’anima

Da Flavialtomonte

I colori dell’anima

Il mio angolo creativo è tutto qui dentro, in un cassetto, che di tanto in tanto apro anche solo per ammirarlo. Contiene molti pennelli e solo quattro colori con i quali è possibile ricavare tante combinazioni inaspettate. Sì perché i colori, della vita, sono pochi, addirittura negli anni 30 del Novecento, in televisione, erano soltanto due e quelli dovevano bastare a tutto il mondo per guardare i paesaggi, immaginare il colore della pelle delle donne, o gli occhi del conduttore. Adesso tutto è a colori, persino la carta, e i nostri occhi sono viziati da questo mondo cromato. Eppure, le sfumature, ricercate su vestiti, auto, oggetti, sperimentate, scrutate, desiderate, sono sempre più introvabili così che, dopo la pioggia, ci incantiamo alla vista dei sette colori dell’arcobaleno.

Ho ricercato, in quei quattro vasetti di acrilico, altre combinazioni, e son venuti fuori il viola, il rosa, il marrone, il celeste, il glicine, l’azzurro cielo, il verde bottiglia, e qualche colore spento per le ombre. Tutti questi colori, non nascono dalla combinazione degli stessi, bensì dall’anima, da ciò che il nostro cuore ricerca e vuole riprodurre. E se pensiamo a questo, in questo XXI secolo, ci rendiamo conto che infondo, non abbiamo molta voglia di spingerci oltre, di cercare, ma accettiamo i colori preconfezionati che la società ci vende, dimenticandoci di quelle sfumature deboli e sottili di cui il nostro spirito ha bisogno.

 


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