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I Consumi Mediatici degli Italiani

Creato il 08 dicembre 2012 da Pedroelrey

Del 46° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2012 presentato dal Censis ieri i media hanno evidenziato prevalentemente l’aspetto legato al profondo stato di crisi del Paese ed alle strategie di sopravvivenza della stragrande maggioranza degli italiani che l’istituto di ricerca definisce di riposizionamento.

All’interno del Rapporto Censis vi è anche un capitolo dedicato a comunicazione e media, ai consumi mediatici degli italiani.

I dati sull’andamento dei consumi mediatici degli italiani nel 2012 evidenziano come gli unici mezzi di comunicazione che riscuotono un successo crescente nel tempo e incrementano la loro utenza sono quelli che integrano le funzioni dei vecchi media nell’ambiente di Internet o comunque nel digitale nel suo complesso.

Ovviamente resta la TV il mezzo più utilizzato con una penetrazione, in crescita, vicina al 100% della popolazione, ma cambia il modo di guardarla con un quarto degli italiani collegati a Internet (24,2%) ha l’abitudine di guardare i programmi dai siti web delle emittenti televisive e il 42,4% li cerca su YouTube per costruirsi i propri palinsesti di informazione o di intrattenimento su misura.

La penetrazione di Internet ha guadagnato 9 punti percentuali nell’ultimo anno – è il medium con il massimo tasso di incremento tra il 2011 e il 2012 – attestandosi  al 62,1% [*]. Penetrazione che sale nettamente nel caso dei giovani [90,8%], delle persone più istruite, diplomate o laureate [84,1%], e dei residenti delle grandi città, con più di 500.000 abitanti [74,4%]. Il digital divide è dunque più culturale e generazionale che tecnologico.

Calo tutto sommato contenuto per quanto riguarda i lettori di quotidiani cartacei [- 2,3% 2012 vs 2011] ma sostanziale nel medio periodo con un crollo all’attuale 45,5% rispetto al 67% del 2007. La peggiore tendenza tra tutti i media presi in considerazione.

Osservando i dati relativi all’informazione online si evidenzia una tendenza modesta, con le edizioni online dei quotidiani che crescono del 2,1 rispetto all’anno scorso ma perdono rispetto al 2007. Un calo che è decisamente superiore allo 0,8% di scarto che la tabella riassuntiva sotto riportata rende evidente poichè negli ultimi 5 anni, secondo il Censis, la penetrazione di Internet è cresciuta dal 45,3% al 62,1%. Una crescita che evidentemente i quotidiani online non sono riusciti ad intercettare confermata anche dalla tendenza negativa, anno su anno, di quelli che vengono genericamente definiti siti web d’informazione che registrano una flessione del 3,6 punti.

Il problema dunque, nella mia visione, più che nel tipo di supporto sta nella qualità, che anche per i “colossi” dell’informazione italiana online è davvero scarsa complessivamente, e nel livello di coinvolgimento, pressochè assente, dei lettori, delle persone.

Se vi capita di incontrarlo, cortesemente, fateglielo presente a De Benedetti da parte mia . Grazie.

Censis Consumo dei Media in Italia

[*] Censis non spiega la natura del dato ma incrociandolo con i dati Audiweb è ipotizzabile che si tratti di utenti nel mese. Ovviamente nel giorno medio la penetrazione di Internet è sostanzialmente inferiore al 62,1%. Credo fosse doveroso specificarlo.


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