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I CSI mi mancano molto

Creato il 19 novembre 2010 da Parolecomplicate
Della riconquista delle parole. Ora che è alle porte un nuovo rinascimento, oltre alla fiducia in noi stessi e nella nostra gente (milanesi e veneti di pianura a parte) si ha da ritornare a riempire di significato le parole. Le parole devono ritornare a pesare come macigni, a profumare di sostanza. Nell’alba del nuovo rinascimento italiano si deve ritornare a parlare di libertà senza un popolo, di scuola senza offerte formative, di lavoro senza stage, come opera retribuita con dei soldi. Di soldi come una cosa sacra perché strumento con cui si misura il lavoro. Ridare peso alle parole spazzerà via d’un fiato chi usa parole vuote perché le parole teme. Primi tra tutti i giornalisti che dicono “escort” al posto di “puttana”. Secondi tra tutti (anzi, ex aequo) i critici d’arte. La presentazione di una mostra che ho letto di recente così reca:
Con [nome dell'Artista] si entra in una poetica dirompente più che provocatrice, animata da una sensibilità carica nell’espressionalità … dove il colore diventa forma di quell’ordito materico i cui tagli di luce acuiscono gli effetti, l’Autore stratifica composizioni di grande impatto visivo, secondo una ricerca in cui la pittura si fa attualità e nell’emozione coinvolge gli eventi … l’Autore si propone di liberare la creatività dell’inconscio, sottolineando l’importanza della spontaneità creativa.
Che nel nuovo rinascimento italiano artista e recensore siano condannati ai lavori forzati in una cava di ordito e materico marmo di Carrara.

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