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"I Delitti del BarLume" su Sky, Timi è Massimo "mio alter ego" (Italpress)

Creato il 05 novembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Omicidi sì ma con una buona dose di allegria. Sono quelli su cui indagano i quattro pensionati protagonisti de "I Delitti del BarLume", i due film tratti dagli omonimi romanzi di Marco Malvaldi che Sky Cinema 1 HD propone l’11 e il 18 novembre in prima serata. Interpretati da Filippo Timi e diretti da Eugenio Cappuccio, i film "Il re dei giochi" e "La carta più alta" sono prodotti dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, già produttore de Il commissario Montalbano.
Le storie sono ambientate nell’immaginaria cittadina di Pineta dove Massimo, ex universitario che ha lasciato gli studi per aprire il "BarLume", divide le sue giornate con Ampelio, Pilade, Gino e Aldo, quattro pensionati perdigiorno che trascorrono tutto il tempo nel bar a giocare a carte. Ma tra una partita e l’altra, trovano il tempo per trasformarsi in investigatori dilettanti, trascinando nelle loro indagini anche Massimo che da un lato, ha il suo da fare a tenere testa alla procace barista Tiziana e, dall’altro, a non urtare la sensibilità del commissario Vittoria Fusco.
“Una volta ci hanno detto che ci occupavamo solo di pornostar, assassini e personaggi al margine – osserva il vicepresidente esecutivo per le produzioni originali di Sky Andrea ScrosatiQui parliamo di altro. Ci eravamo già aperti alla commedia con i film di Natale, questi film rappresentano un passo avanti”.
“Non vedo l’ora di interpretare nuovamente il ruolo di Massimo se si dovessero fare gli altri film – dice Timiper me ogni personaggio che interpreto è un alter ego”.
Anche perché, aggiunge il direttore produzioni originali di Sky Italia Nils Hartmann, “tra Gomorra e Romanzo Criminale, è giusto avere nella nostra offerta anche prodotti più leggeri”. A proposito di leggerezza, Carlo Degli Esposti spiega: “Dei romanzi di Malvaldi ho apprezzato subito l’equilibrio tra commedia e genere poliziesco. Mi ha colpito molto la leggerezza di Malvaldi e la freschezza di quel mondo che racconta”. E, mentre il regista ricorda Carlo Monni, uno dei quattro ‘vecchietti’ scomparso di recente, Timi commenta così il suo esordio nella fiction: “Sarei stato un cretino a non accettare un prodotto come ‘I delitti del BarLume’”.

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