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Proprio cercando di conservare quello spirito, ecco i dieci dischi della mia formazione in rigoroso ordine di "accadimento" per il sottoscritto.
BRYAN ADAMS - SO FAR, SO GOOD
Il mio primo disco "da adulto", ed il mio primo concerto in assoluto. Era la fine del '93 o qualcosa del genere, e al Forum di Assago assistetti alla meraviglia del rock dal vivo. Summer of '69 rimase, per anni, nel mio cuore, e ancora oggi, quando ascolto quell'attacco, ho un tuffo simile a quello che il buon Bryan cantava proprio con quel pezzo. LIGABUE - BUON COMPLEANNO, ELVIS
Prima che Ligabue cominciasse a fare dischi fotocopia e diventasse l'idolo delle cinquantenni insoddisfatte che si credono rock, fu la colonna sonora della mia prima grande cotta al liceo, legata a doppio filo a Jack Frusciante è uscito dal gruppo e alle fantasie tutte adolescenziali di chi si crede unico e poi scopre che tutti lo sono, pur se in modo diverso. Ricordo il concerto a San Siro, l'estate in cui morì mio nonno. E i primi accordi imparati sulla chitarra. E Vivo, morto o X cantato mentre tornavo da scuola, gridato contro i professori.
GREENDAY - DOOKIE
Più o meno nello stesso periodo, ricordo la gioia della primavera, in barba a tutte le stronzate e le paranoie, ritmata dalla cassetta di Dookie, che da Burnout a Basket case imperversò nel mio walkman dandomi una carica che non avevo mai provato prima. Quella dell'energia che sale, e ancora non si sa davvero bene come sfruttare.
ALANIS MORRISSETTE - JAGGED LITTLE PILL
Se non ci fossero state Viva! e Under the bridge, questo disco avrebbe rappresentato, per intero, la colonna sonora di quella prima, clamorosa, incredibile e mai davvero vissuta cotta del terzo anno. Ironic, canterebbe Alanis. Ironic, penso io ora, che sono quanto di più lontano da quella timidezza si potrebbe pensare.
STING - FIELDS OF GOLD
Così come fu per Bryan Adams, la raccolta di Sting rappresentò l'occasione per esplorare nuovi orizzonti che, qualche anno dopo, mi avrebbero condotto dalle parti del jazz e della fusion, fino ai miei amati Weather Report. Forse un pò troppo adulto rispetto a quando iniziai ad ascoltarlo, Sting fu l'inizio del mio periodo più cupo e di chiusura. Moon over Bourbon Street, in un certo senso.
R.E.M. - OUT OF TIME
L'abisso che si spalancò e portò ai due anni del Ford più stronzo che poteva esistere. Gli anni del "sono meglio degli altri", delle ragazze trattate di merda, delle amicizie tradite. Ma anche quelli che accesero la scintilla che mi portò ad iniziare a scrivere. Tutti qui, in un'altra cassetta letteralmente consumata.
THE OFFSPRING - AMERICANA
L'inizio della fine del tunnel in cui ero sprofondato, tra isolamento, lunghe camminate nei boschi, poesie e Letteratura. Il ritorno al mondo giunto con la fine del liceo, il primo grido di libertà dopo gli anni più duri dell'adolescenza. Peccato solo che si tradusse anche in uno dei concerti più deludenti della mia carriera di spettatore.
KISS - LOVE GUN
Ad un periodo di cupa quiete, seguì uno di chiassosa tempesta: avrei potuto citare l'intera discografia del gruppo che mi ha cambiato la vita facendo di me il tamarro sguaiato che sono oggi, ma ho preferito limitarmi all'album che, per caso, trovai appoggiato alla mia scrivania, dimenticato da uno dei migliori amici di mio fratello.Lo misi nello stereo, e tutto cambiò.
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI - MOSTRI E NORMALI
L'avvicinamento al mondo del Fumetto da addetto ai lavori, la prima storia importante dopo anni di cazzatine, i viaggi tra Milano e Venezia, l'avvicinarsi di un'altra epoca della vita. Ora come ora, i TARM mi paiono come un esperimento finto alternativo imprigionato in una bolla, eppure hanno significato il primo, vero passaggio agli anni della post-adolescenza, dall'università al lavoro.
THERAPY? - TROUBLEGUM
I miei inizi da Virgin, l'impatto con il mondo del lavoro, l'essere il più piccolo del gruppo, il fratello minore, un rapporto incompleto che allora pareva il più completo immaginabile, i mezzi a fare da compagnia a viaggi da una parte all'altra di Milano.Nel frattempo era arrivato il discman, e Troublegum fu uno dei primi inni a forzare al massimo il suo volume, da Knives a Screamager. Una bomba.
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