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I DUE VOLTI DI GENNAIO (The Two Faces of January)

Creato il 01 novembre 2014 da Ussy77 @xunpugnodifilm

49169Un thriller troppo fiacco

Non bastano le atmosfere retrò e un cast di alto livello, I due volti di gennaio è una pellicola nella quale si aspetta un colpo di scena che non arriva, un colpo di coda risolutore e meno scontato.

Atene, 1962. Una facoltosa coppia di turisti americani (l’affarista Chester e la moglie Colette) incrocia la sua esistenza con quella di Rydal Keener, una giovane, e misteriosa, guida americana. Tuttavia anche Chester ha i suoi scheletri nell’armadio che si materializzeranno nel momento in cui un detective privato si presenta sulla soglia della sua camera d’albergo.

Gli addetti ai lavori (Tim Bevan produttore de La talpa, Patricia Highsmith autrice de Il talento di Mr. Ripley e Hossein Amini sceneggiatore di Drive) che si trovano dietro a I due volti di gennaio facevano presagire ben altro. Invece il prodotto diretto da Amini ostenta una sceneggiatura debole, stiracchiata e priva di mordente. Difatti I due volti di gennaio “dovrebbe” (il virgolettato è obbligatorio) essere un thriller coinvolgente; diversamente l’approccio del regista nei confronti della vicenda e dei personaggi (che paiono abbandonati a loro stessi e debolmente tratteggiati) non convince, lasciando in sospeso per l’intera durata un eventuale svelamento, un colpo di scena che scombini le carte in tavola. E invece Amini non riesce a mantenere alta l’attenzione pur avendo a disposizione un cast di altissimo livello, nel quale spiccano Oscar Isaac e Kirsten Dunst, mentre Viggo Mortensen risalta meno.

Purtroppo non si comprende dove voglia andare a parare Amini con questo film. Il triangolo “amoroso” si tramuta in un noir letterario dai contorni indefiniti. Difatti in superficie appaiono diverse letture e differenti focalizzazioni da parte dello spettatore. Amini tende a confondere le idee: stilisticamente promette qualcosa (all’inizio pare che il giovane Rydal nasconda qualcosa), ma con il proseguo del film ci si accorge che la vicenda è lineare e non doppiogiochista o misteriosa. Queste sono probabilmente le delusioni più grandi di una pellicola che lascia profondamente perplessi. Le speranze erano a portata di mano eppure Amini si perde per strada e costruisce un film scontato e banale.

Uscita al cinema: 9 ottobre 2014

Voto: **


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