Magazine Asia

I famosi Takoyaki!

Creato il 13 agosto 2014 da Dangodaikazoku
Konnichiwa minna-san!Oggi siamo qui per farci venire un po' di fame, iniziamo!I famosi Takoyaki!I famosi Takoyaki!In giapponese la parola “tako” significa polpo e il termine"yaki"deriva da "yaku" significa "infornato o grigliato". Il takoyaki è una ricetta tipica della cucina giapponese che consiste in delle polpettine ripiene di polpo. E’ una specialità di Osaka ma è un piatto popolare in tutto il Giappone perchè è veramente squisito. La base di questa ricetta è piuttosto semplice ma ne esistono diverse varianti, a seconda dei propri gusti è possibile modificare gli ingredienti che vanno inseriti all’interno delle palline di pastella.Si utilizza una speciale padella per takoyaki in ghisa con forme semisferiche, che viene leggermente unta di olio con un panno.I famosi Takoyaki!Il composto va versato all'interno delle forme quando la padella è molto calda. Esiste un piatto dal nome simile chiamato ikayaki, ma è un calamaro intero cotto allo spiedo e non ha somiglianza.takoyaki si possono fare facilmente in casa con una padella apposita, e la loro preparazione richiede abbastanza tempo. Sono considerati solitamente uno spuntino da mangiare velocemente e venduti in appositi negozi, solo alcuni dei quali sono forniti di tavoli e sedie. Il consumo dei takoyaki è molto elevato, anche per il prezzo relativamente basso, nei negozi sono cucinati a ciclo continuo in grandi padelle e spesso non si deve aspettare per averli. Si mangiano appena cotti quando sono ancora bollenti. Ci sono ristoranti nei quali i clienti possono cuocere i takoyakial proprio tavolo. Sono famosi in tutto il Giappone ma sono particolarmente diffusi nella regione del Kansai, dove sono mangiati anche come contorno assieme al riso cotto. Sono in commercio anche i takoyaki congelati, che i giapponesi consumano dopo averli scaldati con il forno a microonde. È abbastanza diffuso nel paese cucinarli con un fornello portatile durante i picnic.Ricetta:Ingredienti per 20 palline di takoyaki

  • 150g di farina 00
  • 300ml di dashi (brodo)
  • olio di semi
  • 1 uovo
  • beni shoga (zenzero rosso)
  • un pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 100g di polpo bollito
  • erba cipollina
  • kazuo bushi (tonno essiccato)
  • alghe aonori
  • salsa takoyaki
  • maionese

  • Affetta finemente l’erba cipollina e tritura il beni shoga in piccoli pezzettini di un paio di millimetri di spessore (se non piace il beni shoga è possibile non utilizzarlo).
  • Sbatti la farina insieme al brodo dashi, all’uovo, al sale e allo zucchero fino a quando ottieni un composto privo di grumi e mettilo in un recipiente con beccuccio che servirà per versare il composto sulla piastra per takoyaki.
  • Taglia il polpo bollito in pezzettini non più grandi di un centimetro e ricorda che il polpo non deve essere troppo cotto ma appena sbollentato.
  • Scalda la piastra per takoyaki ed oliala molto bene per evitare che la pastella si attacchi durante la cottura. Quando la piastra è calda versa il composto preparato precedentemente in modo da riempire tutti gli spazi. Non preoccuparti se parte della pastella va fuori dagli stampini perchè servirà per andare a comporre le palline.
  • Inizia col mettere i pezzetti di polpo in modo che in ogni polpettina ce ne siano almeno uno o due. Dopo il polpo disponi anche l’erba cipollina e il beni shoga.
  • Quando la pastella sul fondo degli stampini comincia a cuocere usa uno spillone per girare le palline e mentre lo fai cerca di utilizzare la pastella in eccesso per coprire gli ingredienti con la pastella in modo uniforme.
  • Dopo aver formato tutte le palline continua a girarle per un po’ fino a quando assumono una colorazione dorata. A questo punto puoi toglierle dalla piastra e metterle in un piatto di portata.
  • Cospargi sulle polpettine la salsa per takoyaki e la maionese e successivamente le alghe aonori ed il tonno essiccato.
fonte: http://www.italiajapan.net/Con questo è tutto ragazzi e ragazze!Ciao,a domani con un nuovo post!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines