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I fiori hanno difficoltà per lasciare il Paese

Creato il 28 febbraio 2011 da Giancarlo

 

rosas
Dietro alla bellezza dei fiori cearensi che giungono in Olanda e negli Stati Uniti esiste uno spinoso cammino che rende difficile la produzione e crea non pochi problemi per coloro che debbono lavorare con la fragilità di questa merce.

Sono le strade che si dipartono dalla regione di floricultura, molte ancora in terra battuta, che peggiorano i trasporti in questo periodo piovoso.

Le piantagioni localizzate nel municipio di São Benedito, nella Serra di Ibiapaba, a 360 chilometri da Fortaleza, convivono diariamente con la mancanza di infrastrutture per il trasporto fino alla capitale Fortaleza, per essere caricate sugli aerei cargo e inviate ai mercati esteri.

Si dice che al termine di questo periodo piovoso il governo, tramite la Secretaria da Infraestrutura (Seinfra), inizierà ad asfaltare alcune strade di accesso alle piantagioni.  A dire delle succitata Secretaria: “esiste la previsione di includere nel Mapp 2011 (Monitoramento de Ações e Projetos Prioritários), una iniezione di fondi di 1,2 milioni di reais, e dato che trattasi di strade municipali lo stesso municipio di São Benedito interverra con ulteriori R$ 141 mila.

Ma anche il problema aeroportuale non aiuta i floricultori della regione. L’aeroporto internazionale Pinto Martins di Fortaleza, dove scarseggiano le aeronavi adatte al trasporto di una merce tanto deperibile. I fiori rimangono in attesa di spazi disponibili in voli commerciali, spazi che diminuiscono fino a scomparire quando inizia l’alta stagione turistica. Nel mentre attendono un posto in aereo, i fiori, che hanno una vita utile di 15 giorni, immagazzinati nelle camere refrigerate dell’aeroporto, subiscono perdite che si aggirano sul 30%.

Una delle fonti di rendita cearense è danneggiata per la miope politica delle infrastrutture da parte dei governati dello stato. In Kenia i grossi quadrimotori adibiti al trasporto dei fiori entrano direttamente nelle camere frigo delle piantagioni, senza che i fiori debbano venire trasportati da autocarri o altri mezzi, che oltre al probabile danno fisico della fragile materia, ne aumentano il costo.

Un aeroporto, degno di questo nome, nei paraggi delle piantagioni di fiori, renderebbe questa regione molto più prospera, creando migliaia di posti di lavoro, che i politici sempre promettono, ma che non sanno creare, per interesse e miopia.


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