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I Forconi con la protesta globale danno speranza perchè non basta un paninaro al posto di un erotomane.

Creato il 10 dicembre 2013 da Pierumberto @Pierumberto

La protesta reale si muove. Non basta un paninaro al posto di un erotomane. Noi giudichiamo perchè i politici ci hanno spinti ad un giudizio definitivo. L’Italia si è rotta.
Da Blitz quotidiano – ROMA – Lo sciopero del Movimento dei Forconi imperversa da Imperia a Foggia. In Liguria arriva la seconda giornata di blocchi stradali tra Imperia e Genova, mentre a Savona il presidio sulla via Aurelia è stato sgombrato dalla polizia all’alba del 10 dicembre. Poi blocchi e presidi in tutta Italia, a Bergamo, Arezzo e Catania. Ma ancora incerta la data dell’arrivo della protesta a Roma.
Un nuovo presidio non autorizzato è nato in piazza Castello a Torino, proprio davanti agli uffici della Regione Piemonte, la mattina del 10 dicembre. Alcune centinaia di persone, in prevalenza studenti, si sono radunati nella piazza cantando l’inno nazionale e sventolando tricolori. Il gazebo è stato poi sgomberato dalla polizia e 15 persone sono state identificate.
La polizia è intervenuta in piazza Derna, sempre a Torino, per rimuovere il blocco che stava ostacolando il traffico. Sette persone sono state accompagnate in Questura, altre trenta sono state identificate e saranno segnalate all’Autorità giudiziaria. Si aggiungono alle tre persone che sono state identificate e denunciate la sera del 9 dicembre, dopo aver creato ostacoli alla circolazione rovesciando cassonetti in piazza Statuto.
Presidi di protesta si stanno formando, a Torino e in provincia, davanti ai supermercati della grande distribuzione, come Carrefour e Auchan. I manifestanti protestano perché i punti vendita non hanno aderito allo sciopero dei forconi, restando regolarmente aperti.
I blocchi e i disagi continuano a Bergamo, dove i manifestanti presidiano la provincia Padana Superiore e lo svincolo per l’aeroporto di Orio al Serio. In Toscana il comitato “partite iva” e TrasportUnito si stanziano ad Arezzo, dove lo sciopero si svolgerà “mani in tasca”, spiega Livio Ricci, referente di TrasportoUnito Fiap Siena e Arezzo al Corriere della Sera:
“«Il nostro sciopero si svolgerà con le mani in tasca, e serve solamente a far capire alla classe politica che siamo francamente sfiniti. Non pagheremo più l’Iva e le tasse che ci servono per pagare i nostri operai fino a che il Governo non si rende conto della situazione drammatica in cui viviamo, noi come tutto il Paese»”.
Secondo giorno di presidio davanti al Teatro delle Muse di Ancona, in piazza della Repubblica, di un gruppetto di aderenti al movimento antieuropeista e antigovernativo dei Forconi. Anche il 10 dicembre i manifestanti hanno affisso cartelli e striscioni in cui chiedono le dimissioni del Governo e l’abbassamento della pressione fiscale. Nessun problema invece per la circolazione stradale lungo l’A14 e la Statale 16 Adriatica, dove non vengono segnalati picchetti del movimento.
Un blocco stradale è in corso a Pianura, periferia occidentale di Napoli, da parte di alcune decine di aderenti al movimento di “Forconi”. La protesta, attuata all’ altezza di uno snodo viario sta avendo ripercussioni sul traffico. In Piazza Carlo III, alla periferia nord-orientale della città è contemporaneamente in corso un volantinaggio. Nel salernitano, ad Eboli, dove il 9 dicembre erano stati attuati blocchi stradali, gruppi di manifestanti si sono raccolti sulla Statale 18, ma al momento, la circolazione resta libera
La prima notte di sciopero è passata senza problemi a Catania, dove i presidi continuano a oltranza ma senza blocchi stradal, mentre in Puglia alcuni presidi bloccano la viabilità, scrive il Corriere della Sera:
“In Puglia si registrano momenti di protesta di alcuni autotrasportatori e del cosiddetto movimento dei Forconi, con alcuni presidi stradali che stanno causando qualche disagio alla viabilità. In particolare sulla tangenziale di Bari, in direzione sud, si segnala una coda di circa 2 chilometri di camion e tir. Anche a Foggia, sulla statale 16, sono segnalati due presidi di manifestanti su entrambi i sensi di marcia”.
Continua poi con gravi disagi per gli automobilisti nella zona di Barletta la protesta dei Forconi, che hanno bloccato la zona industriale su via Trani e la litoranea di Levante: le due arterie sono interdette al traffico. Ai manifestanti si sono unite nel corso della mattinata anche alcune centinaia di studenti, per lo più del liceo scientifico. Alcuni presidi sono presenti nei pressi del castello svevo e a ridosso del porto di Barletta. La corsia di viale Cristoforo Colombo, che porta allo scalo marittimo barlettano, attualmente è bloccata. Elicotteri delle forze dell’ordine presidiano la zona.
Mariano Ferro, uno dei leader del Movimento dei Forconi, spiega che i manifestanti saranno i primi poliziotti contro i violenti infiltrati nella protesta pacifica:
“«Ha ragione il Viminale sulle infiltrazioni, ma noi saremo i primi poliziotti. Non è il momento di andare a Roma. Bisogna vivere qualche altro giorno di passione e far salire l’adrenalina degli italiani»”.
“Immagine meravigliosa”, commenta poi Ferro parlando del gesto dei poliziotti che a Torino e Genova hanno tolto i caschi e abbracciato i manifestanti:
“Un’immagine meravigliosa, che rimarrà a lungo. Dopo quattro anni di lavoro sembra che l’Italia si sia svegliata. È stato un elettroshock. Ma non è il momento della “marcia su Roma”»”.
Nonostante le rassicurazioni, nel corso del comitato per l’ordine pubblico della mattina del 10 dicembre in prefettura a Roma è stato deciso anche di presidiare con le forze dell’ordine stazioni e snodi autostradali. Massima attenzione, in particolare per la giornata dell’11 dicembre, alla nascita di cortei spontanei affinché tutto si svolga nella legalità e siano scongiurati momenti di tensione. Uomini delle forze dell’ordine saranno sparsi sul territorio, alcuni anche in borghese, per monitorare la situazione
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