Magazine Diario personale

I giornalisti sono morti e i lettori non stanno tanto bene

Da Chiara Lorenzetti

Avete presente quando in rete è comparso questo esempio di restauro mal fatto?

fonte Il giornale.it

fonte Il giornale.it

L’affresco del XIX attribuito all’autore  Elìas Garcìa Martìnez, si trova nel Santuario della Misericodia di Borja in Spagna; rappresenta Cristo con una corona di spine il cui titolo è “ecce homo”.
Un’anziana signora, così citano le cronache, in accordo con il parroco, ha messo mano all’affresco e il risultato è quello che vedete sulla destra. Forse irreparabile, non si sa; ma si sa che l’intera comunità di restauratori, critici e amanti d’arte è insorta contro questo scempio e ancora dopo un anno se ne porta l’eco.
I restauratori ci sono, acciaccati ma vivi.

I giornalisti no, quelli devono essere tutti morti; intendo quelli con il patentino da giornalista, quelli che vengono pagati dalle testate, che studiano, si informano, si documentano, curano lo stile, la grammatica.
Sì, perché altrimenti non si capirebbe il loro silenzio davanti allo scempio a cui assistiamo ogni giorno noi lettori che cerchiamo, ultimi baluardi, di informarci leggendo le varie testate, da quelle nazionali a quelle locali.
Notizie inventate, fotografie non corrispondenti ai fatti, nessuna citazione, nessun credits per le fotografie.

È ovvio che i giornalisti siano tutti morti, è risaputo.
Ma i lettori no, anche se, dopo notizie come questa letta su di una testata locale, non stanno molto bene.

popò

Chiara


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