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I graffi del cielo di Roma

Creato il 15 luglio 2013 da Luciusday
[I graffi del cielo di Francoforte]

Stamattina mi sono svegliato di buon'ora, ben in anticipo sull'orario di studio, che comunque oggi non mi attendeva per niente. Venerdì scorso ho dato l'ultimo esame della sessione e l'estate è adesso veramente arrivata; gli strascichi delle ore piccole della sera precedente si fanno sentire sotto gli occhi, ma oggi sono particolarmente di buon umore. Faccio colazione in fretta, perché tra una riflessione e l'altra mi accorgo di essere già in ritardo. Il mio sguardo si è spostato dalla tazza di latte al pacco di biscotti, poi di nuovo al latte fino ad atterrare sulla finestra. Il fresco ingannevole di una leggera brezza penetrava dall'esterno, ingannevole perché appena apri la porta la luce ed il calore del sole estivo ti trascinano via con loro. Ma ogni inganno degno di questo nome è piacevole, e ho lasciato che il mio viso si rinfrescasse toccato dal piacevole alito di vento.

[In macchina verso una nota località del litorale laziale, con due amici, cantando a squarciagola canzoni italiane, vecchie e non, famose e meno.]
Oltre il finestrino ho notato solo relativamente tardi il cielo, era di un azzurro molto intenso, squarciato qua e là da numerose scie di aeroplani. Molti di essi non erano ancora scomparsi dal campo visivo, e si potevano vedere circa tre o quattro aerei che atterravano contemporaneamente giungendo da direzioni diverse, ricomponendo questa grande e candida ferita nella volta celeste. Il mio stato d'animo credo sia simile a quest'immenso squarcio apparso nel cielo, con il cuore che tira verso delle direzioni e il cervello che lo accompagna e cerca di stargli dietro, mentre le scie si intensificano, sfumano, svaniscono, lasciando il cielo nuovamente terso e incontaminato, come se nulla fosse accaduto... fino al prossimo atterraggio.
Pulchra vobis LuciusDay

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