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I I 60 anni della Tv attraverso la storia dei "Televisori" nel documentario inedito in onda stasera su Sky Arte HD

Creato il 21 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Il 3 gennaio 1954 prendevano il via le prime trasmissioni televisive. La tv italiana ha appena compiuto 60 anni e con lei anche il suo straordinario “contenitore”, il televisore, oggetto capace di modificare per sempre la vita degli italiani e invenzione tra le più straordinarie del secolo scorso. Con un inedito speciale dal titolo “Televisori” in prima tv martedì 21 gennaio alle 23, Sky Arte HD (canale 110, 130 e 400) celebra e racconta la storia di tutta la tv attraverso la storia del televisore, ovvero le tappe della sua evoluzione come oggetto di design e tecnologico, oltre che come oggetto di comunicazione e di socialità. A raccontare il proprio rapporto con il televisore, tra ricordi ed emozioni, alcuni volti noti del piccolo schermo di ieri e di oggi, critici, esperti, designer e storici: Enrico Mentana, Alessandro Cattelan, Carlo Freccero, Paola Cortellesi, Aldo Grasso, Paola Navone (architetto), Mario Bellini e Richard Sapper (designer Brionvega), Massimo Temporelli (fisico e storico della scienza), Valerio Di Bussolo (Corporate PR manager Ikea), Valerio Marchesi (collezionista di televisori), Benito Mari (manager Sony e presidente HD Forum Italia).
Dal predominio della Rai alla nascita delle Tv private fino al satellite, dalle ingombranti Tv anni ‘50 all’epoca d’oro del design fino allo schermo piatto, dal bianco e nero al colore fino all’HD: il racconto di “Televisori”, speciale scritto e realizzato dalle giornaliste Marta Cagnola (Radio24 - Il Sole 24Ore) e Stefania Carini (Corriere della Sera, Europa), ripercorre tutti i periodi della Tv. La casa degli italiani cambia, perché bisogna trovar posto nel salotto a questa nuova scatola dell’immaginario, molti ricordi si legano al televisore, che nel frattempo si fa sempre più grande e più sottile. Un mutamento del rapporto tra Tv e spettatore è causato anche dall’arrivo di nuovi strumenti: telecomando, VHS, decoder. Oggi il televisore è sempre più legato al pc, al web, alle nuove tecnologie, ed è in continua evoluzione.
«Finalmente non sentivamo parlare in dialetto ma in italiano. Addirittura sentivamo parlare dei milanesi! Tortora parlava con un accento genovese ma in un italiano forbito. E questo ci educava moltissimo», racconta Renzo Arbore, ricordando lo stupore di fronte alle prime trasmissioni in onda. «Un televisore che ha cambiato la mia vita? 1972, prove tecniche di colore, un giorno Pal e un giorno Secam – ricorda Enrico Mentana -. Ma io abitavo a Milano e la tv svizzera era già a colori. Tutte le Olimpiadi viste a colori erano una cosa meravigliosa». Il primo ricordo “televisivo” di Paola Cortellesi è per l’immagine di una Tv che «non si guardava mai al mattino, si guardava un pochino al pomeriggio dopo aver finito i compiti. Mi ricordo che guardavo con mio nonno Spazio 1999, e ci piaceva tanto». E il primo televisore del talentuoso Alessandro Cattelan? «Ho voluto bene a quello che mia nonna mi ha regalato per la comunione. Ed era un televisore strano, a forma di casco, con la visiera che si abbassava perché c’era questa credenza, forse avevano pure ragione, che schermasse gli occhi dei bambini».

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