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I Leghisti infedeli? nessuno può fargli la morale, questa è la triste realtà

Creato il 11 aprile 2012 da Dagored
I Leghisti infedeli? nessuno può fargli la morale, questa è la triste realtà
In fondo per i quotidiani nazionali è stata una vera manna, questo scandalo che ha sconvolto la Lega Nord, perché gli ha dato l'occasione di occupare le prime pagine con le vicende tragicomiche di Renzo Bossi detto il Trota e di Pier Mosca, l'amante rockettaro di Rosy Mauro, facendo scomparire nei trafiletti e nelle pagine interne i mediocri risultati delle politiche governative, insieme ai balbettamenti di una classe politica impegnata nel far finta di ridurre i propri privilegi, senza però toccarli davvero.
I Leghisti infedeli? nessuno può fargli la morale, questa è la triste realtà
Oggi è facile scoprire che la Lega Nord non è stata altro, fin dalle sue origini, una creatura creata ad arte da un furbo avventuriero che parlava di cose, come "lavoro, studio, sudore" che non conosceva, per non averle mai praticate, quasi come se i grandi leaders politici di questo paese, Veltroni,  D'Alema, I Casini, Fini, Rutelli etc. siano arrivati al vertice delle cariche istituzionali dopo una vita di duri sacrifici e privazioni.
In realtà la Lega Nord è stata (non sappiamo ancora cosa sarà in futuro) l'espressione massima del partito politico all'italiana, ovvero di quell'organizzazione creata con lo scopo ben preciso di raccogliere consenso elettorale al fine di occupare i gangli vitali dello Stato per far lievitare poi quello stesso consenso attraverso la creazione di reti clientelari alimentati dal flusso di denaro pubblico assicurato dai finanziamenti statali e magari pure da qualche tangente privata. tanto che io stesso la definii la vera nuova democrazia cristiana.
Espressione massima perché creata e cresciuta in pochissimo tempo, nonostante l'evidente scarsissima preparazione culturale e politica dei dirigenti leghisti, abili però a sfruttare i disagi veri dei cittadini del nord Italia e le inettitudini dei politici rivali, che hanno sempre pensato più a come cooptarli nel loro sistema di potere che a combatterli magari eliminando quei disagi che ne alimentano le fortune elettorali.
I Leghisti infedeli? nessuno può fargli la morale, questa è la triste realtà
Vedere poi i giornaloni nazionali esercitarsi ogni giorno al tiro sul leghista è anche abbastanza comico. In fondo è facile e senza rischi sparare addosso a bersagli innocui come Renzo il Trota, che con quella faccia sembra fatto apposta per prendere schiaffoni, quando sono stati in passato molto più attenti nel trattare altri scandali ben più gravi.
Non che non ne hanno parlato, delle vicende che hanno visto coinvolti Filippo Penati o Luigi Lusi, di fronte alle quali le somme intascate dal Trota e dagli altri appartenenti al "cerchio magico" di Gemonio appaiono robetta. Se ne parlò, ma poco, giusto il tempo per dimenticarsene, tanto che oggi nessuno ne sente più parlare.
Almeno pare che la Lega Nord, questo partito da operetta, stia cercando, magari solo per tentare di salvare il salvabile, di far scomparire le cosiddette mele marce: Renzo il Trota si è dimesso da consigliere regionale, Rosy Mauro sta subendo pressioni fortissime per obbligarla alle dimissioni da vice presidente del senato e presidente del sindacato padano e lo stesso Umberto Bossi, il riconosciuto Boss del partito, ha dovuto fare un passo indietro. probabilmente altre teste cadranno, nella lega, cosa che invece non è mai accaduta nei partiti tradizionali, dove qualunque cosa accada nulla sembra possa mutare la composizione e l'equilibrio delle dirigenze.
I Leghisti infedeli? nessuno può fargli la morale, questa è la triste realtà
Così Filippo Penati e Luigi Lusi sono ancora li, come se nulla fosse successo, ma quello che è peggio è che non solo non c'è nessuna campagna di stampa che preme per le loro dimissioni, ma non c'è nessuna rivolta della base militante che chieda ai massimi dirigenti dei partiti, che naturalmente nulla dicono di sapere delle marachelle dei compagni di partito. Il che fa pensare che questi partiti vivono esistenze ormai virtuali, tenuti insieme da tessere alle quali non corrispondano dei reali individui, ma solo avatar.
Alla fine lo scandalo della Lega rischia di diventare la solita distrazione di massa per allontanare l'attenzione dell'opinione pubblica da problemi e avvenimenti più gravi e importanti, seguendo vecchie e mai superate tecniche di disinformazione.

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