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Creato il 27 febbraio 2012 da Libriconsigliati
Lady Oscar

Lady Oscar

La prima collana dedicata ai più famosi cartoni animati giapponesi degli anni ’80 e ’90

Se anche voi avete una sorella che crede di essere la reincarnazione di Lady Oscar, se siete state innamorate perse di Actarus e di Terence ma poi avete ceduto al fascino tenebroso di Capitan Harlock, se la storia di Anna e della casa del tetto verde ancora vi commuove, e Candy Candy in fondo vi fa un po’ rabbia (soprattutto, se odiate con tutto il cuore Cristina d’Avena per aver appiattito le sigle storiche dei nostri cartoni animati preferiti) questa serie proposta da Iacobelli editore vi conquisterà.

“Esiste uno sparuto gruppo di anime che è rimasto impresso nella memoria collettiva” – si legge nella presentazione della collana I LOVE ANIME – e che ancora suggestiona i singoli, si potrebbe aggiungere.

Sono 13 al momento i titoli in catalogo, libri a colori che ritraggono i personaggi che hanno segnato l’infanzia di più generazioni: Da Anna dai capelli rossi a Sailor Moon da Goldrake (“il primo robot non si scorda mai” recita il sottotitolo) a Jeeg Robot (cuore & acciaio), da Heidi (la bambina delle Alpi) a Lady Oscar e ancora: Gaiking, Berserk, Trider7, I cavalieri dello zodiaco, Capitan Harlock e l’intramontabile Mazinga Z. Serie e personaggi noti al grande pubblico riproposti in volumi agili e accattivanti che raccontano aneddoti, svelano segreti, riproducono bozzetti originali e fotogrammi, ricostruiscono la storia dei protagonisti e dei loro autori, aggiungendo tasselli di consapevolezza ai nostri ricordi.

Questi anime giapponesi nascono come manga ed è interessante scoprirne l’evoluzione, in particolare cosa ha comportato il passaggio dal fumetto al cartone animato, le differenze tra la serie originale giapponese e la serie italiana (spesso inspiegabilmente censurata) e così via.

Il titolo originale di Lady Oscar, per esempio, l’eroina della Rivoluzione francese, è Versailles no Bara. Le rose di Versailles o La rosa di Versailles, ci sono infinite diatribe su questo, ma è certo che nelle intenzioni dell’ideatrice Riyoto Ikeda la protagonista non era l’affascinante Oscar Francois de Jarjayes ma probabilmente Maria Antonietta, controversa regina di Francia. Sempre a proposito di Lady Oscar, veniamo a sapere che l’Italia è il paese europeo che ha trasmesso l’anime con maggior frequenza ma è anche il paese che ha posto più censure nel doppiaggio e tagli nelle sequenze.


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