Questo film uscì che io ero alle medie. Purtroppo è così, ve lo giuro. Mi piacerebbe dirvi che le ho ripetute fino all'anno scorso ma no, ero troppo bravo a scuola. Perciò sono anche troppo vecchio!
Ho avuto modo di vedere
Per quanto io stenti a capire l'ironia parigina e del cinema francese tutto, molto più sottile nella sua demenzialità di quella inglese, ammetto che Christophe(r) Lambert si lasciava piuttosto guardare.
Michel, il suo protagonista, stringe un rapporto piuttosto bizzarro e malsano con un portachiavi dalle fattezze femminili e trovato per caso che ad ogni suo fischio gli risponde di rimando I Love You con voce suadente.
Inutile dire che di lì a poco la storia prende una piega surreale, con il progressivo destrutturarsi dei rapporti sentimentali di Michel che vengono piano piano sostituiti dal piccolo e molto più appagante oggetto elettronico.
Finché una sera, liberatosi delle attenzioni di una giovane cantante e della presenza del suo ingombrante vicino disoccupato e scroccone, Michel dà vita a quella che forse è la scena cult più eloquente e rappresentativa di tutta la vicenda narrativa praticando autoerotismo con... il portachiavi.
Lambert peraltro all'epoca godeva in pieno del tremendo sex appeal che gli aveva donato il contemporaneo Highlander - L'Ultimo Immortale e non aveva ancora incontrato - bontà sua - il silicone di Alba Parietti. Probabilmente, dopo la Parietti, è tornato subito a collezionare portachiavi come questo. E a fischiare...
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