I Mercenari 3: la deriva dell’action movie

commento di Rosa Maiuccaro

Summary:

Dopo la pacchiana apparizione a Cannes su un carro armato, per la promozione dell’imminente uscita de I Mercenari 3, la squadra di Barney Ross è tornata sul grande schermo per la gioia dei fan. Questa volta il team è alle prese con un evento di enorme portata che mette a repentaglio la vita di uno dei suoi membri. A ciò si aggiunge la minaccia di un ex-amico, ora rivale. Ross sarà perciò costretto ad unirsi una nuova squadra per fronteggiare le imminenti difficoltà ma tenere alla larga i suoi amici non si rivelerà così semplice.

Pur sbandierando il proprio intento di far rivivere gli action movies degli anni Ottanta e promettendo grande spettacolo, I Mercenari 3 – The Expendables non fanno centro. Il terzo si rivela il peggiore degli episodi della saga, laddove alla mancanza di freschezza e onestà rispetto al primo capitolo, si aggiunge la pessima computer grafica (da vecchio b-movie), una certa monotonia e una perdita di tensione progressiva. Inoltre, se i primi due episodi avevano fatto del nonsense un punto di forza qui non sembra neanche essere avvertita la consapevolezza dello scarso valore del prodotto. Deludono le aspettative soprattutto le star d’eccezione da Sylvester Stallone (diventato ormai una parodia di Rocky) a Jason Statham, da Mel Gibson ad Arnold Schwarzenegger, da Harrison Ford ad Antonio Banderas. La magica esplosione di energia muscolare del primo è un amaro ricordo e la forza dei mercenari si esaurisce in questo nuovo capitolo dopo pochi minuti. Le interminabili due ore incedono a ritmo lento tra botte da orbi, esibizione di muscoli e stereotipi a non finire, con le stesse battute di sempre ripetute fino alla nausea.

La regia dell’australiano Patrick Hughes (che aveva esordito nel 2010 con Red Hill) è piuttosto traballante. Decisamente preoccupante la scelta di affidare a lui il remake del famoso action movie indonesiano The Raid. L’ideatore della saga, nonché protagonista Sylvester Stallone, ha firmato qui anche il soggetto e la sceneggiatura che definire mediocre risulterebbe come un complimento. Il suo guardare al passato in maniera così nostalgica ed il confronto generazionale è diventato forzato, noioso ed estenuante. Le esplosioni avvengono in maniera sistematica, convenzionale e stucchevole da cui si evince un’evidente mancanza di immaginazione. I co-sceneggiatori Creighton Rothenberger e Katrin Benedikt contribuiscono solo marginalmente a delineare lo sviluppo dei personaggi e delle loro storie ma rendendo di fatto la loro esposizione eccessiva, al limite del ridicolo.

Vengono i brividi solo dinanzi all’ipotesi di un nuovo capitolo della saga. Solo un miracolo potrebbe risollevare le sue sorti. Nonostante i pronostici, I Mercenari 3 – The Expendables ha clamorosamente fallito il suo obiettivo principale ovvero quello di un successo al botteghino, considerando che nel suo primo weekend di uscita in America ha incassato poco meno di 6 milioni di dollari. Un terribile smacco considerando che il primo capitolo racimolò ben 103 milioni di dollari solo negli USA e 274 milioni nel mondo. Staremo a vedere cosa succederà il 4 settembre quando il film approderà anche nelle sale italiane, distribuito dalla Universal Pictures.

di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net